ROMA _ Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, in qualità di vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, è intervenuto in mattinata a Roma, insieme al Ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto e molti altri ospiti di prestigio economico, finanziario e scientifico, al Convegno “Impresa e Competitività” organizzato dall’Osservatorio Regionale Banche-Imprese e dall’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Nell’occasione è stato presentato il “Rapporto 2008 sui fattori di crescita e trasformazione dei sistemi produttivi delle regioni meridionali”.

Il Presidente Iorio, nel suo intervento, ha definito molto interessanti i dati e le risultanze dello studio “che serviranno da base alla ideazione e alla messa in atto di politiche di sostegno concreto al Mezzogiorno e alla sua economia”. Lo studio, infatti, ha evidenziato come  ormai “il modello di competitività in larga parte delle imprese del Mezzogiorno – basato sul controllo dei costi di produzione e sulla competitività di prezzo – risulta ormai inadeguato a sostenere la competizione globale e in particolare quella di economie emergenti che presentano strutture di costo assolutamente inarrivabili per le imprese occidentali”.

Di qui – ha detto ancora il Presidente Iorio – la necessità di immaginare e, quindi, concretizzare politiche pubbliche che stimolino e sostengano le imprese a investire in competenze, qualità e innovazione. Dobbiamo quindi fare esperienza del passato e attuare leve strutturali per la competitività dei sistemi produttivi. E’ opportuno porre in essere interventi che devono trovare forza e compimento in una strategia ragionata e lungimirante di grosso respiro temporale. Una strategia capace di non legarsi alla sola risoluzione di problematiche economiche congiunturali o all’adempimento di funzioni anticicliche, ma improntata sulla lettura delle esigenze del mercato locale, nazionale, europeo e quindi globale”.

I dati emersi dal rapporto evidenziano – ha sottolineato in chiusura il Vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni – molte criticità, ad esempio si segnala una qualche “insufficiente capacità di governo degli assetti organizzativi e delle risorse aziendali, in termini di capacità di elaborazione di strategie e di valorizzazione del capitale umano”. Purtuttavia, lo stesso rapporto segnala come le imprese “indagate”, manifestino una propensione a mutare certi modelli competitivi nati e sviluppati in tempi economici ormai passati.

Dobbiamo quindi partire da questa “buona volontà” delle imprese a cui dobbiamo affiancare un’altrettanta “buona volontà” delle Istituzioni europee, Governative e Regionali a riportare con forza sul tavolo del confronto e della progettazione dello sviluppo socio-economico nazionale, il Mezzogiorno d’Italia e le sue problematiche. Occorre dunque, porre al centro del dibattito lo sviluppo del Sud nella consapevolezza che ad esso è legato il futuro finanziario, produttivo, sociale e culturale dell’intero Paese”.

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