ComunePetacciatoPETACCIATO – Dopo ormai quasi 30 anni di amministrazione La Palombara a Petacciato, che nell’ultimo decennio in particolare hanno ridotto il paese quasi “in macerie”, alla vigilia delle elezioni, puntualmente si torna alle solite promesse di “berlusconiana memoria”: piscina, palazzo ducale, palazzetto dello sport, occupazione, ecc. ecc. Questa volta poi c’è anche un nuovo argomento elettorale: il “Piano Spiaggia”.

 
A questo giro pare si unirà anche Talucci, il quale, dopo il mandato in Provincia come vicepresidente, forse adesso punterà anche lui al Comune, con la sua nutrita collezione di promesse irrealizzate. Il copione purtroppo è sempre lo stesso: illuminazione, marciapiedi, strade, lavoro, panchine e così via. Magari con l’occasione, verranno rispolverati anche alcuni “sepolcri imbiancati”: vecchi politicanti e vecchi pastrocchi di democristiana memoria.

Ecco che già ci pare di sentire l’eco in piazza dei “faremo” che ormai caratterizzano le campagne elettorali delle solite figure degli ultimi anni. Vediamo, velocemente, le ultime “balle spaziali” con cui vogliono ancora una volta irretire i cittadini-elettori petacciatesi:
Euro 437.000,00, tolti dalla piscina – crediamo ormai siano anche loro imbarazzati nel promettere per la decima volta di terminarla!- questa volta per realizzare un campo di calcio o calcetto, non si comprende bene quale specialità. Peraltro, non si sa ancora nulla della società di calcio cittadina e questo sarà un argomento che in futuro ci ripromettiamo di trattare.
Euro 700.000,00 stanziati per l’ennesima una volta, con la promessa di realizzare entro l’anno un “PALAZZETTO DELLO SPORT”. Peccato però che i soldi attualmente neanche ci sono, ma contano di trovarli dalla vendita della ex colonia marina, ormai all’asta da anni. Praticamente vendono la pelliccia del leone senza ancora averlo catturato.
– Sulle vicende e sugli annosi dubbi riguardo la realizzazione della “casa dell’acqua” e la ristrutturazione del “Palazzo Ducale” dedicheremo, a breve, uno specifico e dettagliato intervento.

Ma dobbiamo affermare che la cosa che maggiormente ci indigna è il fatto che di questo dispendio di risorse comunali i cittadini non sono mai stati interpellati. Perché mai, prima di ripresentare sperticate programmazioni sul futuro della città, non ci si confronta con la popolazione e si tenta di capire quali sono le reali esigenze dei setacciatesi? Questa, purtroppo, è la storia di un’amministrazione mediocre e inconcludente, troppo interessata ai particolarismi e del tutto impermeabile alla critica. Paiono solo attratti dalla gestione del potere per il potere, assolutamente indifferenti del bene comune dei loro concittadini.

Forse ai nostri cari amministratori non è sufficientemente chiaro che loro dovrebbero essere al servizio dei cittadini di Petacciato e non viceversa. Gli stessi cittadini con cui ci siamo messi in ascolto come comitato “Articolo 21” e per cui ci siamo fatti portavoce per la realizzazione di un WI-FI pubblico, raccogliendo ben 300 firme. Dopo che vi abbiamo pungolato e messo alle corde, facendovi persino cambiare il regolamento comunale che ne impediva l’attuazione, ad oggi, ancora nulla di concreto si purtroppo si vede. Anche se però nel palazzo comunale il WI-FI per voi consiglieri è stato installato!

 
Cari amministratori e consiglieri uscenti che vi state organizzando per la prossima tornata elettorale, noi del Comitato Art.21 vi consigliamo sinceramente di ripensarci, siete ormai come dei “pugili suonati” e davvero non immaginiamo con quale faccia possiate tornare a chiedere agli elettori un nuovo consenso elettorale.

Per il vostro analfabetismo morale e per la vostra indifferenza ai reali problemi della gente, dovreste piuttosto chiedere scusa agli elettori. Accludiamo a questo nostro comunicato le 300 firme dei petacciatesi che vi hanno chiesto il WI-FI pubblico, con l’auspicio che possiate rispettare la loro volontà e portare a termine almeno questo semplice progetto, altrimenti, fareste cosa buona a tornarvene a casa. Prendere in giro e raccontare bugie ai propri elettori è la cosa più riprovevole per un politico e ricordate che come vi hanno eletto, così vi possono togliere: questa è la democrazia.

Matteo Fallica

Comitato art.21
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