TERMOLI – I distretti sanitari del territorio, l’attività dei medici e quella dei responsabili amministrativi dell’Asrem del Basso Molise al centro di nuovi accertamenti da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Campobasso. Erano le 10 di venerdì mattina quando, a sorpresa, è scattata la visita dei Nas, guidati dal comandante Antonio Forciniti. I militari si sono diretti subito negli uffici di via del Molinello dando il via a una serie di verifiche non solo documentali.
I carabinieri hanno raggiunto l’ultimo piano del palazzo e, una volta entrati, sono rimasti diverse ore per visionare carteggi e atti. Durante la lettura della documentazione, i militari dell’Arma hanno chiesto chiarimenti ai vertici locali dell’azienda sanitaria. Presente anche il direttore sanitario del San Timoteo, Filippo Vitale, chiamato a dare alcune spiegazioni. Una nuova indagine, dunque, per il Nucleo Antisofisticazione, che ha fatto scattare i primi controlli nel palazzo termolese ieri mattina. Le verifiche, però, non si fermeranno qui. Anzi, proseguiranno anche nell’ospedale della città.

La medicina del territorio e gli operatori sanitari operanti nelle varie sedi del distretto sono finiti nel mirino dei carabinieri, intenzionati anche in questa occasione ad andare fino in fondo. Sotto la lente d’ingrandimento il lavoro svolto privatamente dai medici nelle strutture sanitarie dell’Asrem. Ma c’è di più. I controlli sono concentrati anche sui fondi derivanti da tale attività e il loro riparto interno.

Nel calderone di situazioni, anche il problema delle lunghe liste d’attesa. Terminati i controlli sui medici di base di Termoli, Campomarino e dei centri limitrofi, il comandante Forciti non si ferma. Anzi, raddoppia gli accertamenti in atto sull’azienda, a quanto pare dopo aver ricevuto nuove segnalazioni che vedrebbero coinvolti i camici bianchi. Fino a questo momento sono diverse le inchieste condotte dai Nas nell’azienda di Termoli-Larino e Campobasso: si va dal blitz sull’assenteismo (che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di 53 dipendenti tra medici, infermieri, impiegati e veterinari) all’indagine tuttora in corso sulle assunzioni poco chiare, da parte di agenzie interinali, di infermieri e fisioterapisti per conto dell’azienda sanitaria. Poi c’è il filone sui finti ciechi e adesso il nuovo capitolo sulla medicina del territorio.

Articolo precedenteColpo di pistola ad aria compressa contro manifestante davanti Il Punto
Articolo successivoFiat nega assemblea in fabbrica alla Fiom. E’ polemica
Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

1 commento

  1. Tranquilli è tutto normale.
    Tranquilli, rientra tutto nella normalità: i carabinieri indagano,segue la lentezza della Magistratura, la “Santa Prescrizione” risolve all’italiana maniera i problemi. Purtroppo come al solito: tempo,lavoro e soldi sprecati. Il sistema è collaudato!