TERMOLI – Il gruppo di rappresentanza studentesca Target Unimol, in merito all’aumento della contribuzione studentesca disposta dall’Università degli Studi del Molise, esprime rammarico e si rivolge alla politica molisana e agli organi direttivi dell’Ateneo. Se è vero, come sentiamo spesso ripetere, che bisogna puntare sui giovani e sull’università, perché le tasse aumentano e i servizi diminuiscono? Perché nessuna istituzione si occupa di finanziare i servizi agli studenti?

Da fonti interne all’Università, abbiamo appreso che, da due anni, l’Ateneo soffre l’assenza di finanziamenti pubblici indirizzati al miglioramento dei servizi agli studenti e che tale assenza si protrarrà per gli anni a venire. Ci chiediamo, allora, come possa realizzarsi l’intento di tutti gli amministratori locali, per adesso solo annunciato, di investire sui giovani e sugli studenti universitari. Non v’è traccia di alcun intervento programmato per il prestito librario, per gli spazi a disposizione per gli studenti (aule studio), per i servizi minimi (pulizia e riscaldamento), per i partenariati con le imprese utili all’immissione nel mondo del lavoro, per le borse di studio, per il servizio abitativo e per altri sussidi agli studenti.

Nessun ente locale ha previsto alcun intervento in merito e l’Università riesce a stento a sostenere le spese ordinarie. Domani, giovedì 5 giugno, il gruppo Target Unimol aderirà alla mobilitazione promossa dal Collettivo 2k8, che si terrà alle ore 11 dinanzi alla Facoltà di Economia, per protestare contro l?aumento ingiustificato delle tasse.

La Regione Molise, già responsabile di non aver investito risorse in servizi agli studenti, non solo ha ridotto di un terzo il finanziamento previsto per le borse di studio, ma non ha neanche previsto alcuna copertura del fondo al diritto allo studio, obbligatoria per legge. A fronte dell’ingiustificato e continuo aumento della tassazione studentesca, non si hanno riscontri oggettivi in termini di servizi offerti agli studenti, nonostante negli slogan annunciati da più parti continuino a campeggiare parole di conforto e vicinanza agli studenti. Pertanto, chiediamo di prendere seriamente in considerazione il nostro appello volto a rilanciare l’Università, abbandonando definitivamente la pratica assai diffusa negli ultimi anni di negare quei finanziamenti utili per offrire agli studenti servizi migliori ed arginare l’emorragia di iscritti presso il nostro Ateneo.

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