CAMPOMARINO – Il Comune di Campomarino si è attivato per aderire ad una “class action” promossa da quei Comuni che hanno avuto conseguenze negative in seguito all’applicazione della norma fiscale relativa al Fondo di Solidarietà Comunale. In base a tale meccanismo, complicato e perverso, non solo tutti i Comuni devono alimentare tale Fondo con una quota considerevole del gettito IMU e TASI, ma in Italia 298 di essi, pari a circa il 4% dei Comuni d’Italia, tra cui Campomarino unico caso nella Regione Molise, addirittura hanno un saldo negativo e cioè, vengono ingiustamente penalizzati al contrario della stragrande maggioranza dei Comuni.
In altre parole, non solo lo Stato non eroga più fondi al nostro Ente ma, al contrario, trattiene somme per circa 835.054,14 euro a titolo di IMU e TASI che si vanno ad aggiungere alla trattenuta ordinaria di 1.427.316,99 euro finalizzati ad alimentare il Fondo di Solidarietà tra i Comuni. Pertanto, Campomarino, che nel 2013 ha già versato nelle casse dello Stato la somma di 1.670.222,16 euro, si vedrà costretto, nell’anno corrente, a corrispondere la “pazzesca” cifra di 2.262.371,13 euro.

Tutto questo è inaccettabile perché oltre a ridurre notevolmente gli spazi di manovra dell’ Amministrazione Comunale in materia di bilancio, penalizza i cittadini che, costretti a versare una buona parte delle imposte nelle casse dello Stato, si vedono privati di quei servizi che sono indispensabili per una Cittadina a vocazione turistica come Campomarino. Ritenendo intollerabile tale considerevole sottrazione di risorse finanziarie, Campomarino, insieme ai Comuni interessati chiede al Governo nazionale una revisione della norma al fine di correggere tale anomalia e riportare alla luce i principi di uguaglianza e di autonomia finanziaria sanciti dalla Costituzione a tutela dei diritti di tutti i cittadini.

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