Trabucco Termoli
Trabucco Termoli: “#andràtuttobene W l’Italia”

“…Ma il Cavallo fu trascinato nella città che fu distrutta e incendiata insieme ai suoi abitanti…”. La guerra di Troia era terminata! Quel subdolo feticcio, era stato la causa della sua distruzione!

BRESSO – La sindrome di Cassandra – insieme a quella di Laocoonte che viene stritolato dai serpenti insieme ai due figli – da sempre fa leva sulle nostre paure. Oggi servirebbero a formulare profezie di morti, una fine del mondo anche e soprattutto di tipo culturale, una catastrofe annunciata, ineluttabile per cause connesse, in definitiva, non al problema in sé ma ai modi della comunicazione e delle dinamiche dell’organizzazione sociale dove l’uomo è un semplice capro espiatorio.

Da una breve analisi di come eravamo, come siamo diventati e come diventeremo non c’è chi non si renda conto di come siamo potuti arrivare a questo punto.

A parte i vari focolai di guerre sparsi nell’intero pianeta, pochi si sono preoccupati di capire come siamo giunti ad avere così poco rispetto per il mondo in cui viviamo. Le nostre case sono munite d’acqua corrente, di elettricità, elettrodomestici, di tutte quei servizi che oggi ci sembrano naturali, acquisiti e che usiamo normalmente senza neanche comprendere come li abbiamo ottenuti. Diamo tutto per scontato, per dovuto. Con il cellulare copriamo distanze, inimmaginabili nemmeno cinquant’anni fa. Ci muoviamo da un punto all’altro della terra con rapidità. Le scoperte scientifiche ci permettono di vivere in modo soddisfacente. Lavoriamo, mangiamo, andiamo in vacanza. 

Ma è bastato un virus sconosciuto per farci smarrire il senso della vita. Il diciotto maggio siamo entrati nella terza fase. Fino a ieri non potevamo uscire, incontrarci, toccarci, amare, camminare, fare la spesa. Abituati a fare tutto in modo semplice, naturale, ci siamo sentiti come prigionieri di un mondo ostile che ci puniva per tutto il male che consapevolmente gli avevamo arrecato. Era tutto cambiato: impossibile mangiare in una pizzeria, andare dal parrucchiere o comprare un paio di calze. 

Molti esercizi commerciali, però, hanno già chiuso. Mortificanti decreti impedivano di andare a prendere anche un caffè, di viaggiare nella stessa Regione. 

Mentre scrivo sono stati emanati gli ultimi provvedimenti: dal 3 giugno riapriranno i “confini” tra le Regioni! 

Saranno molto DIVERSE LE VACANZE a Termoli quest’anno!

L’assessore al turismo e alla cultura Michele Barile, intervistato dalla giornalista dell’ANSA Antonella Salvatore e direttrice di myNews, è stato chiaro. “Termoli è in una condizione di grande disagio. Saranno vietate tutte le manifestazioni con flusso di persone e, allo stato attuale, non vi sono richieste di Enti e Associazioni. Salteranno o si faranno con molta accortezza gli eventi più significativi: la processione del Santo in mare, la Sagra del pesce, l’incendio del Castello a ferragosto. E tante altri feste tipiche che si svolgono da oltre sessant’anni. Si potranno fare piccoli eventi mirati”.

Abituati ad avere due mesi di feste organizzate dal Comune, una movida serale molto intensa per le strade del paese, quest’anno sarà difficile fare anche una semplice manifestazione musicale o qualche spettacolo di prosa. “Abbiamo solo il Teatro Verde all’aperto da poter utilizzare – sottolinea l’assessore –  col quale possiamo arrivare ad una capienza di circa settecento posti, pari ad una riduzione del cinquanta per cento, con disposizione degli spettatori a scacchiera”. In verità, ci sarebbe anche la Scalinata del Folklore che, a nostro avviso, può contenere oltre un centinaio di persone distanziate opportunamente.

Con tutte queste premesse, il turismo verrà gravemente compromesso e non so quanti proprietari di stabilimenti balneari riusciranno a gestire una stagione positiva. “Alcuni – conclude Barile – hanno già detto che non se la sentono di riaprire. Si tenga presente che essi lavorano solo nel periodo estivo!”.

Dulcis in fundo, il paese, a causa del non funzionamento del depuratore, nemmeno quest’anno ha avuto la Bandiera Blu. Pertanto, come si dice a Termoli, “assop’u u cutte l’acqua vellite”, che,  per i meno esperti in vernacolo, si traduce: “sul cotto, si versa l’acqua bollente”. 

Insomma, un’estate tutta da inventare, unica, particolare, alla base della quale ci sarà la speranza che presto tutto possa ritornare come prima.

Ce lo meritiamo? Saremo cambiati? A mio avviso, quando tutto sarà passato, forse non saremo cambiati ma certamente DIVERSI! Perché Cassandra sarà sempre in agguato ad indicarci le soluzioni per non commettere ancora gli stessi errori! Perché Cassandra non muore mai… Perché Cassandra è dentro di noi!

Saverio Metere

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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.