Marcella Stumpo
Marcella Stumpo, Consigliere Comunale Termoli Bene Comune – Rete della Sinistra

TERMOLI – «La Giunta Roberti è ancora in tempo per annullare la finanza di progetto relativa al completamento ed all’ampliamento del cimitero di Termoli. Il sig. Mario Orlando, con un comunicato stampa a nome del PD di Termoli, di cui è vicesegretario, ha accusato l’attuale sindaco, ing. Francesco Roberti, di inspiegabile immobilismo per quanto attiene alla mancata firma del contratto e della convenzione che darebbero l’avvio alla finanza di progetto da 14,5 milioni, per il completamento e l’ampliamento (di un solo ettaro) del cimitero di Termoli, con relativo affidamento della gestione per 15 anni. Si ricorda che questa finanza di progetto è stata avviata su iniziativa della precedente amministrazione comunale, a guida PD, con la delibera di Giunta n. 306 dell’11 dicembre 2017, che ne ha dichiarato la fattibilità ed il pubblico interesse, nonostante il parere negativo della commissione tecnica del Comune (relazione del 12 aprile 2017).

A strettissimo giro, Roberti ha replicato che ancora non si è arrivati alle firme perché il promotore della finanza di progetto“portato” dalla precedente amministrazione, sottolinea Roberti – «ancora non fornisce all’amministrazione la relativa documentazione necessaria a chiarimento di quanto richiesto da parte degli uffici competenti». Roberti aggiunge che, grazie alla finanza di progetto voluta dal PD, «i cittadini di Termoli dovranno pagare in futuro un semplice loculo che oggi costa circa 2.300 euro, circa 4.000 euro».

Il sindaco Roberti dichiara con fervore che il progetto specula pesantemente sul costo dei loculi; ma allora, perché non lo ha bloccato quando ha assunto la carica di primo cittadino ed invece lo ha portato avanti, completando il procedimento (difettoso) ereditato dall’ex sindaco Sbrocca? Se il promotore della finanza di progetto non ha fornito agli uffici competenti tutti i documenti necessari, come mai il 13 ottobre 2021, con la determina n. 2010, il dirigente responsabile ha dato il nulla osta alla stipula della convenzione con il promotore, per l’attuazione della finanza di progetto?

Il 21 ottobre 2020 la nostra consigliera comunale, Marcella Stumpo, ha protocollato una mozione in cui si chiedeva:
1°) di revocare in autotutela la delibera della Giunta Sbrocca, che ha avviato la finanza di progetto;
2°) di appaltare urgentemente la costruzione di almeno 900 loculi all’interno dell’attuale cinta cimiteriale;
3°) di individuare un’area per la costruzione di un secondo cimitero;
4°) di prevedere la realizzazione nel nuovo cimitero di un impianto di cremazione. Questa mozione è stata ammessa in Consiglio comunale solo il 26 marzo 2021 ed ha raccolto i voti favorevoli della nostra consigliera e dei consiglieri del M5S; gli altri – sia la maggioranza nuova (Roberti) che la vecchia (Sbrocca) – hanno votato contro.

Il 30 novembre 2021 la nostra consigliera comunale ha inviato un esposto alla Corte dei conti ed all’ANAC, segnalando tre criticità della finanza di progetto:
1°) il costo iva inclusa del loculo è fissato in 3.850 euro, soggetti ad indicizzazione annua, mentre il costo di costruzione dei 456 loculi realizzati dal Comune in economia negli ultimi quattro anni è stato di 1.158 euro l’uno, iva inclusa;
2°) dopo l’aggiudicazione della gara per il cimitero sono stati realizzati, come si è detto, 456 loculi, ma il “valore” della finanza di progetto non è calato di un centesimo;
3°) al promotore/concessionario si è attribuito il diritto di incassare il prezzo nuovo per la riassegnazione dei “vecchi” loculi (non realizzati dall’impresa) venuti a scadenza, che nel piano economico finanziario sono stimati in appena 225 unità in 15 anni.

L’esposto si conclude con questa frase: «I difetti di istruttoria e il mancato aggiornamento del quadro economico, qui segnalati, conducono a dei prezzi di assegnazione delle sepolture che appaiono sproporzionati rispetto al reale investimento del promotore, a danno dei cittadini richiedenti l’assegnazione delle sepolture.»

Ne è convinto anche Roberti? Dalla risposta che dà ad Orlando parrebbe di sì. Se l’amministrazione in carica dovesse rivedere la sua posizione e convincersi che firmando la finanza di progetto arrecherebbe un grave danno ai cittadini e ridurrebbe il servizio estremo ad un ricco business, allora la elogeremmo per avere avuto la capacità di fermarsi, anche se ad un passo dal disastro. Se invece ciò non dovesse avvenire, allora crediamo che ad Orlando ed a Roberti sarebbe difficile spiegare ai cittadini che cosa li differenzia».

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