Al primo piano del Palazzo di via Sannitica è scattato oggi il conto alla rovescia sull’azzeramento della Giunta comunale. Il sindaco Vincenzo Greco, nelle prossime ore, con molta probabilità domani mattina, al più tardi dopodomani, “rimpasterà” completamente l’esecutivo municipale riassegnando tutte le deleghe e non sono escluse sorprese in seno al Partito Democratico, chiamato a cedere una “poltrona” ai socialisti del Molise per permettere l’ingresso di Giuseppe Marino in Giunta.

Il Pd, dal canto suo, così come è emerso nel corso dell’incontro di domenica a cui ha partecipato il solo consigliere comunale Criniti con Danilo Leva e la coordinatrice locale del partito Occhionero, continua a mantenere la propria posizione. Gli esponenti dello schieramento politico hanno ribadito la necessità di allargare l’esecutivo così da permettere l’ingresso di Marino dei socialisti restando immutata la compagine del Pd.

Una soluzione che non piace affatto agli altri partiti della coalizione di maggioranza tra cui Rifondazione comunista, i Ds e la lista “Partecipazione cittadina”. Il capogruppo Simone Coscia di quest’ultimo movimento politico ha chiarito oggi che: “di allargamento della Giunta, non se ne parla proprio in questa fase. Si vedrà in seguito, ma certamente non oggi. Si attendono solo le decisioni del Sindaco”.

Ed il primo cittadino sembra intenzionato a chiudere questa nuova fase di crisi con l’azzeramento e le nuove nomine. Tra i consiglieri di centro sinistra ma anche di destra è già scattato il “toto scommesse” su chi del Pd dovrà lasciare l’esecutivo. Più di qualcuno non esclude nemmeno qualche scelta eclatante di Greco. “Tutto potrebbe accadere, anche la revoca di tutti e tre gli assessori” ha dichiarato più di qualcuno. L’Assessore al Turismo Ettore Fabrizio, secondo testimonianze raccolte, è considerato il: “più simpatico” dei tre del partito che siedono in Giunta. Eppure anche tra i consiglieri del Pd, non tutti concordano con l’ampliamento della Giunta.
Il capogruppo Franco Scurti, assente alla riunione di domenica per motivi di lavoro, proprio qualche giorno fa, interpellato telefonicamente sull’argomento, si era dichiarato contrario ad ampliare l’esecutivo in questo momento. Dunque i distinguo in seno allo stesso Pd esistono. Il “verdetto” di questa crisi arriverà, comunque, nelle prossime ore ma nell’attesa si rincorrono le voci e serpeggiano continue ipotesi che non mancano di animare i dibattiti tra ii corridoi del palazzo di città.
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6 Commenti

  1. cAMBIANDO L’ORDINE DELGI ADDENTI IL TOTALE NON CAMBIA……MA NON è MEGLIO DISFARE TUTTO???
    NON SAREBBE MEGLIO ANDARE A VOTARE E MAGARI VEDERE COME CANDIDATO QUALCUNO CHE NON SI è MAI SENTITO PRIMA???
    aNDRà BENE ANCE UN RAGAZZO INCOSCIENTE DI 21 ANNI, TANTO ARRIVATI A QUESTO PUNTO PEGGIO NON SI PUò FARE….!!!!