Vincenzo Greco
TERMOLI _ L’impianto di fondo della candidatura ed elezione a sindaco di Greco è andato in pezzi. Le avvisaglie a dire il vero c’erano già dall’ultimo rimpasto, dal varo della nuova giunta nell’ottobre dello scorso anno. Ci auguriamo che quanto prima possiamo conoscere le motivazioni che ci hanno portato a questa non simpatica situazione ed ennesima crisi. Speriamo non siano la riproposizione di uno schema già visto, con argomentazioni non convincenti, prive di contenuti e animate da polemiche che non ci porterebbero da nessuna parte. I tentativi di riformare i pezzi sono andati fino ad ora in fumo ed il dibattito in mezzo alla gente è diventato “non lo so”. Se ne va? Non se ne va? Resta? Ritira le dimissioni? Mentre tutti sono impegnati a discutere di questa “ammuina” Termoli sprofonda sempre più verso un declino inarrestabile, va verso lo sfascio, rimanendo sganciata dalla ripresa e isolata sul territorio regionale. Rabbia, tanta rabbia, tutti sono sconcertati e scontenti, basta recarsi ai mercati, davanti alle scuole, agli asili, nei quartieri, ovunque c’è gente si sentono proteste. Il sindaco, i partiti bene farebbero a prendere una definitiva decisione. Siamo come PD parte attiva per rilanciare il negoziato ma tutti i partiti che hanno condiviso il programma devono mobilitarsi per ridurre le perdite nella coalizione e lavorare per acquisire nuovi potenziali alleati. Il sindaco provi a vedere se ci sono ancora margini di trattative, convochi il Consiglio Comunale , individui 4 o 5 punti, iniziative, con cui portare a termine il mandato, coinvolga tutti, verifichi se ha una maggioranza, altrimenti ne prenda atto e tragga le conclusioni. Le forze politiche si siedano intorno ad un tavolo, si facciano promotrici di una iniziativa: stralcino dalla trattativa i punti più controversi che incidono sul rapporto tra consiglieri ed esecutivo.

Si eliminino argomenti sui quali esistono idee differenti all’interno dello stesso schieramento in modo da riaprire il dialogo ed andare avanti. La mossa ha un valore politico, anche se discutibile, su cui potrebbe convergere anche la minoranza, con la quale bisogna riaprire un discorso corretto, per evitare una lunga paralisi alla nostra città. Siccome cerco il modo sempre meno frontale di dire le cose, sono convinto che porre fine a questa esperienza per certi personaggi che godono di privilegi mai sognati, non ardirebbero mai esporsi contro il sindaco compromettendo la loro condizione e la loro visibilità.

Per molti sarebbe l’anticamera dell’anonimato. Non si sa come si evolverà la situazione, quello che mi preoccupa è la sfiducia dei cittadini verso i partiti e le istituzioni. Poiché ciò che più mi attira e impegna è il dialogo con gli elettori, voglio rispondere a quelli che ci accusano di incoerenza. Non riesco a capire dova sta l’incoerenza! Non c’è stato mai nessun complotto da parte di nessuno, né da parte del PD contro l’esecutivo Greco. Dall’indomani delle elezioni del giugno 2006 fino alla crisi attuale siamo stati sempre leali verso il sindaco, anche se da poarte sua c’è stato un atteggiamento penalizzante verso i partiti che non sono e non vengono mai chiamati a partecipare alle scelte. Ci possono essere stati dei dissensi: ma che dissente lo fa a titolo personale.

Dissentire non significa essere alleati o uguali al centro destra, anzi partendo dal dissenso si devono fare battaglie per correggere l’attuale situazione. La fine anticipata di un’amministrazione di qualsiasi colore politico, non è un bene per nessuno e solo una iattura per la città ed i cittadini, ma più grave sarebbe se i consiglieri si schierassero da una parte o dall’altra sulla base della visione di un interesse immediato per ciascuno e non su convinzioni di interesse generale. Gli atteggiamenti ingannevoli da qualsiasi parte provengano non pagano e non portano risultati.

Angelo Cicchetti
(componente Assemblea Regionale PD e componente circolo PD Termoli)

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3 Commenti

  1. IMPRESSIONI DI DICEMBRE
    Mancanza di dialogo e scelte non condivise;atteggiamento del sindaco percepito come ‘dispotico’ ed autoritario.Queste sono le sensazioni awertite dalla cittadinanza e che sembrano essere state tra le cause di fondo all’origine della (irreversibile e definitiva?!) crisi attuale.E questo è quello che traspare almeno superficialmente dal ‘Palazzo di città’.La ormai ex maggioranza ha cominciato a perdere pezzi da tempo e gradualmente;nonostante tutto il sindaco(coerentemente e/o testardamente) ha perseverato nel tirar dritto senza awertire l’esigenza di confrontarsi e/o di ‘tastare il polso’ della situazione in maniera ‘risolutiva’.Il risultato odierno ne è una logica,prevedibile conseguenza.A differenza che in passato in cui magari si scendeva a qualsiasi compromesso pur di ‘rimanere a galla’,in questo caso si è invece preferito fare diversamente.Speriamo solo che la cittadinza patisca il minor danno possibile da tutto ciò!…E speriamo anche come auspicio per l’anno nuovo che le ‘figlie’ di questa ennesima ‘occasione mancata’ non siano una ‘disaffezione’ e una disillusione questa volta ‘irrecuperabili’ della gente verso la politica!…Infatti troppe volte ci siamo illusi e alla fine siamo rimasti ‘cocentemente’ delusi!!…

  2. Una amministrazione non può fondarsi su una maggioranza inesistente, perchè le scelte debbono essere condivise dai vari gruppi e partiti, altrimenti si indebolisce la democrazia. I compromessi poi non debbono essere visti in maniera negativa! se si arriva ad essi nel rispetto delle regole e della legalità (nella Prima Repubblica era necessario più che mai trovare “compromessi”, punti di incontro per governare l’Italia evitando nuove dittature)…altrimenti si dovrebbe pensare ad un governo di maggioranza e basta: chi ha un voto in più governa e detta legge, rischiando la dittatura della maggioranza.
    Insonmma le questioni sono tante ed i pregiudizi non aiutano i cittadini, che non sono sudditi, ad incidere responsabilmente sulla vita democratica. Auguro agli aministratori di trovare la migliore soluzione possibile per non far cadere Termoli nel baratro.

  3. SI TORNI A VOTARE!
    Il centro sinistra a Termoli non è in grado di proporre nulla! Lo si era visto con l’Amministrazione di DI SAPIA circa 12anni fa e lo si vede oggi con GRECO. Colpa dei Sindaci e colpa degli uomini della sinistra che, invece di dimostrare di cosa erano capaci di fare, ossia dimostrare che si poteva fare a meno della sudditanza perenne di qualche … locale che dispone dei destini degli uomini a proprio piacimento! (prima LA PENNA e poi DI GIANDOMENICO, hanno finito per dimostrare solo le loro incapacità a governare. E così si tornerà sotto il “protettorato” del signorotto di turno, a cui si dovrà chiedere l’ordine anche per qualsivoglia cosa voler fare! (come è sempre stato a Termoli) VERGOGNATEVI di essere stati cos’ incapaci! Sindaco e Amministratori!.