I Consiglieri di opposizione del Comune di Termoli all’indomani dell’annuncio dell’ex sindaco di Temoli Alberto Montano, attualmente esponente della minoranza, di dimettersi a conclusione della manifestazione popolare del 15 febbraio del Comitato Termoli Libera, hanno fissato per venerdì 13 febbraio appuntamento davanti ad un notaio della città per consegnare le proprie dimissioni da consiglieri comunali.

Intanto ieri sera in Consiglio comunale è stato nominato il capogruppo del Pd Franco Scurti  Presidente della IV Commissione consiliare, ufficializzata la composizione della nuova Giunta comunale
ed approvata all’unanimità la mozione presentata dall’opposizione sui lavoratori della Gtm, la società concessionaria del trasporto urbano cittadino accusata di pagare in maniera irregolare i dipendenti.
Nel corso della lunga serata si sono susseguiti gli interventi dei consiglieri di Centro destra e sinistra sulla mozione di sfiducia al Sindaco Greco tra cui quello di Oreste Campopiano che, dalle fila dell’opposizione, ha “strigliato” a dovere il sindaco Vincenzo Greco tra un sonetto della figlia di Gioacchino Belli ed un Halli-Galli. 

Questo il suo intervento:

Una delle ragioni che ci ha indotto a proporre la mozione di sfiducia al Sindaco risiede nella necessita’, che dovremmo avvertire tutti come segno di sensibilita’ istituzionale, di riflettere contestualmente e collegialmente sulla confusa situazione politica, amministrativa e gestionale alla quale si e’ giunti a poco meno di tre anni dall’inizio del mandato. Non c’e’ gruppo o partito, anche di maggioranza, che in questi mesi non ha espresso critiche o assunto posizioni spesso differenziate su aspetti e profili politici riferibili alla gestione della cosa pubblica da parte del Sindaco.

Cosi’ come, in tutta onesta’, non puo’ ritenersi che l’azione amministrativa fino ad oggi messa in campo sia stata utile o comunque favorevolmente apprezzata dalle categorie e dai cittadini. Sono ben noti del resto, anche ad un distratto osservatore dei fatti politici, i malumori, le recriminazioni, le incongruenze di questa amministrazione . L’ultima crisi di giunta, la terza in meno di tre anni, ha decretato l’ ulteriore definitivo attacco al principio di rappresentanza che costituisce l’essenza stessa della democrazia elettiva, con la epurazione di soggetti che avevano ricevuto dal corpo elettorale un largo consenso personale e politico. Corrispondentemente alle modificazioni della giunta comunale, si e’ trasformata la struttura dei gruppi consiliari, sia nella loro consistenza numerica, che nella loro composizione soggettiva, con l’unica eccezione del PRC.

Di contro la modificazione della composizione dei gruppi e’ stata spesse volte funzionale all’intento di rafforzare la visibilita’ e la rappresentanza in Giunta delle singole forze politiche, fino a teorizzare addirittura la necessita’ di un ampliamento del numero degli assessori, con conseguente modifica dello statuto comunale, per consentire la quadratura del cerchio di questo non commendevole balletto delle poltrone. E intanto la Citta’ e’ ferma, paralizzata da una crisi economica che ha si radici lontane , ma che trova facile sponda nella incapacita’ di questa amministrazione a mettere in campo iniziative di supporto alle singole attivita’ o anche solo a porsi come soggetto interlocutore tra le istituzioni territoriali .

Non e’ certamente mia intenzione -come si dice- sparare sulla Croce Rossa. Sarebbe gioco fin troppo facile. Ma una domanda al Sindaco gliela devo rivolgere: Se le sue dimissioni dichiarate “irrevocabili” sono state invece revocate perche’ tutti i gruppi e tutti i Partiti di maggioranza gli hanno congiuntamente dato via libera alla prosecuzione del mandato, come mai, oggi che il piu’ grande partito del centro sinistra gli ha revocato pubblicamente la fiducia dichiarando addirittura che i due assessori di recente nominati in quota PD sono li solo a titolo personale e non in rappresentanza del partito, diffidando altresi’ i consiglieri non allineati alla utilizzazione del simbolo e del nome, egli si ostina ancora a stare avvinghiato a quella poltrona? Non fosse altro che per dignita’ personale avrebbe dovuto rassegnare, stavolta si, irrevocabili dimissioni dall’incarico e rimettere ai termolesi la scelta della futura classe dirigente.

E’ di tutta evidenza che se cio’ non accade devono esserci interessi forti che lo inducono a perseverare nel calpestare anche le regole piu’ elementari della democrazia e della rappresentanza solo per mantenere, si badi bene nella assise consiliare e non nella Citta’, il consenso numerico necessario a conservare quella poltrona che ad oggi ancora.occupa In questo tanto grottesco quanto risibile quadro complessivo in cui e’ stata trascinata la politica e la istituzione locale, di fronte ad una maggioranza consiliare “a geometria variabile” proviamo a fare un ritratto – consentitemi semi serio – delle forze in campo. Cominciamo dall’IDV: e’ il primo esempio italiano di rappresentanza all’incontrario. Se da un lato cresce il consenso elettorale del partito, dall’altro si riduce il numero dei consiglieri.

Come uscirne? si saranno chiesti i vertici del partito. E’ presto detto: basta tesserare al partito dei Valori consiglieri comunali eletti in altre liste e formalmente aderenti ad altri gruppi cosi’ da condividere una unita’ in piu’ o in meno in relazione alle necessita’ del momento. Una specie di rapporto mezzadrile o se si vuole di soccida, con o senza conferimento di pascolo, perfettamente in linea con le radici culturali del Partito dei …trattori. I POPOLARI UDEUR. In periodi di sperimentazione di motori ibridi ( elettrici ed a scoppio) o bipower ( metano e benzina) i popolari Udeur sono senza dubbio tecnologicamente i piu’ all’avanguardia. Si pensi che il regime di alimentazione alternativa,elettrico o a gas, si innesta automaticamente non appena il conducente supera la linea di laminazione che puo’ essere individuata in prossimita’ della diga del Liscione: al di la’, verso Campobasso, si va a benzina; al di qua, verso Termoli, a gas o ad energia elettrica. Sono gli estremisti di centro, gli integralisti pronti a supportare ogni amministrazione a tutela delle necessita’ del territorio, poco importa se i colori politici sono diversi ed addirittura opposti. “Franza o Spagna purche’ se magna” rilevava argutamente una testata giornalistica di primaria importanza locale e regionale.

Il gruppo consiliare del PARTITO DEMOCRATICO. Le vicissitudini di questo gruppo mi hanno fatto tornare in mente quella rapina alla KreditBanken di Stoccolma nel 1973 durante la quale i dipendenti vennero tenuti in ostaggio dai banditi per sei giorni e sei notti. Ebbene le vittime provarono un attaccamento emotivo cosi forte verso i rapinatori che ,una volta liberati, presero le loro difese e chiesero addirittura all’ Autorita’ Giudiziaria di essere clemente con i banditi. Il fenomeno, noto con il nome di Sindrome di Stoccolma, fu coniato dal criminologo e psicologo Bejerot e viene scientificamente definito come… “… la condizione psicologica nella quale una persona, vittima di un sequestro ,puo’ manifestare sentimenti positivi, in alcuni casi fino all’innamoramento, nei confronti del proprio carnefice” Sembra che tale condizione psicologica abbia contagiato irrimediabilmente i consiglieri del PD che nutrono sentimenti quasi amorevoli verso il loro carnefice…rectius verso il primo cittadino e di distacco o almeno di indifferenza verso il loro partito (incapace dal canto suo di adottare le doverose misure politiche correttive) PARTECIPAZIONE CITTADINA .

Da quando la Citta’ dei Cittadini ha formalizzato l’uscita dalla maggioranza l’unico consigliere e l’ ex assessore Andrea Casolino pur di restare al loro posto hanno pensato bene di cambiare nome .Con questo piccolo escamotage sono restati in consiglio ed in Giunta , con buona pace di tutti , ovviamente in posizione “critica”. Oggi con la soppressione del posto in Giunta partecipazione cittadina e’ un po’ come quella vecchia canzone degli anni 60 che suonava pressappoco cosi’: se prima eravamo in due a ballare l’halli galli, adesso sono solo a ballare l’halli galli…” Lascio all’acume del collega Coscia ogni riflessione sulla insostenibilita’ della sua collocazione politica e della sempre inespressa criticita’ nei confronti del sistema Greco.

Il PARTITO SOCIALISTA ha cambiato il nome , da SDI a Partito Socialista, ma non e’ cambiata la sostanza delle cose. Sara’ un problema di DNA ma da quando ha conquistato la tanto agognata poltrona in Giunta sembra essersi definitivamente appagato. Poiche’ sono anche io un socialista un po’ di autoironia mi sara’ consentita: del resto si sa i lupi cambiano il pelo ma non il vizio.

I DEMOCRATICI DI SINISTRA Esempio fulgido, addirittura unico in Italia, di gruppo istituzionale espressione di un partito che non c’e’ piu’. Data la assoluta rarita’ del fenomeno in natura come in politica dobbiamo augurarci che Iddio li conservi cosi’ come sono … Piccoli e compagni.

Da ultimo il PRC Non me ne voglia l’ottimo consigliere Cataldo ma mi da’ l’impressione che sia diventato un po’ come quel coleottero tristemente noto con il nomignolo di “ punteruolo rosso” Un insetto, si un insetto…letale per le palme, vitale solo per il Sindaco. Se questi sono i gruppi consiliari di maggioranza, almeno a stasera, allora chiedo al Sindaco di fermarsi a riflettere, possibilmente da solo, sul se e’ ancora il caso di continuare in questa pantomima. Perche’ come scriveva alla figlia Gioacchino Belli nei suoi Sonetti “…er tempo, fija, e’ peggio di una lima. Rosica sordo sordo e t’ assottija che gnisun giorno sei quello de prima…” Pensaci Greco qui nessuno e’ eterno. Nemmeno Tu.

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7 Commenti

  1. Patetici e non solo
    Tre consiglieri di minoranza si sono dimessi nelle mani del Notaio……….Colavita. Evidentemente hanno confuso Notaio oppure avranno pensato Notaio per Notaio, noi scegliamo Colavita. Liberi di fare come credono, ma hanno finito per contrabbandare per dimissioni una pagliacciata e pretendono che la gente li creda.
    Se i soggetti in questione sono il futuro di Termoli……………

  2. Per favore ci spiegate a cosa servono le dimissioni presentate ad un notaio? Forse come penitenza per l’inefficacia opposizione finora espressa? Credo, non convenga agitarsi tanto, anche perché si corre il rischio di farli godere ancora di più.
    Purtroppo, deleterie sono state le dimissioni molto affrettate e maledettamente efficace del 2006, meditate, meditate, meditate! Ora, cari amici “vicini e lontani” non ci resta che soffrire ancora per altri due anni e più.
    Dispiace ed è un vero peccato per Termoli, i Termolesi ed il Basso Molise, che non meritano questo e quant’altro questa maggioranza e non meno l’attuale sterile opposizione ci propina.
    Bisogna fare opposizione dura e costante, scendere in piazza tra la gente:sempre!!!. Questo per noi di centrodestra è molto difficile, perché non siamo abituati alla lotta “dura” e “pura”, mentre ci dimostriamo “maestri” di interventi letterali che finora si sono dimostrati sterili, al più hanno stimolato qualche risatina ………

  3. x Oreste
    Dispiace che l’immaginifico intervento di Oreste, condito di cultura, ma soprattutto di sagacia politica, debba passare in secondo piano, per il risalto sia pure negativo, che i più hanno dato e danno alle farsesche dimissioni di Montano e C.
    C’è da essere preoccupati del fatto che l’insipienza della Giunta Greco e del leader di questa, riporterà a far amministrare Termoli da un grippo di centro destra (salvo ovviamente piroette sempre possibili ) nel quale purtroppo i Montano e C. continueranno a fare solo danni.

  4. pagnotta
    Caro Oreste resto dispiaciuto, perchè nel tuo discorso è mancata la parola PAGNOTTA, che il buon Scurti; Criniti ,Caruso e soprattutto il sig. Di Francia non lascerebbero per niente al mondo. Immagini Di Francia di nuovo senza il gettone. Altro che colpe questi non lasciano … il Greco fino alla fine. Ciao dalla tua cirasella

  5. Pagnotta
    Oreste e diglielo ai nuovo strateghi della politica molisana Di Francia e Scurti che il PD non centra ma si dissociano solo per la pagnotta di fine mese, ma quanto gli ricapita insieme a Criniti e soprattutto Caruso di sfoggiare la fascia tricolore. Ma che andassero a lavorà. Ciao la tua Cirasella.