Marcella Stumpo
Marcella Stumpo, Consigliere Comunale Termoli Bene Comune – Rete della Sinistra

TERMOLI – Da fonti di stampa, si apprende che GTM srl (Larivera), si è avvalsa del diritto di prelazione riservato al promotore della finanza di progetto, in forza del quale ha “sfilato” la gara ad Air Pullman spa, risultata aggiudicataria, accettando di praticare le condizioni migliorative offerte dalla concorrente.

Indipendentemente dal soggetto realizzatore, ci siamo opposti e continueremo ad opporci alla finanza di progetto per il trasporto pubblico a Termoli, sia per i danni che arrecherebbe a Termoli ed ai termolesi, sia per gli aspetti procedimentali, sulla cui legittimità abbiamo invitato a pronunciarsi le Autorità competenti – Procura della Repubblica di Larino, Procura della Corte dei conti di Campobasso, Ispettorato del Dipartimento della Funzione pubblica, ANAC, Prefettura di Campobasso – alle quali abbiamo inviato un esposto circostanziato il 3 agosto.

Dal lato procedimentale, dovranno essere chiariti principalmente (ma non solo) due punti:

  1. se sussiste in capo al gestore del servizio il “rischio operativo” – cioè l’assenza di protezioni del profitto – che è il presupposto legale per ottenere una concessione;
  2. se è legittima l’adozione dell’istituto della finanza di progetto, che, nel caso del trasporto pubblico, è ammessa solo in presenza di investimenti infrastrutturali connessi al trasporto pubblico medesimo.

In base al Codice dei contratti pubblici, affinché possa sussistere il rischio operativo i ricavi garantiti dall’ente pubblico concedente al privato concessionario non devono superare il 49% dei costi complessivi (sia di investimento che di gestione); invece, nella proposta originaria di GTM i contributi pagati dal Comune di Termoli coprono il 77% dei costi complessivi. L’offerta migliorativa di Air Pullman, alla quale GTM ha accettato di adeguarsi, fa scendere la copertura pubblica dei costi al 70%, che è pur sempre ben oltre il limite del 49% prescritto dalla legge.

Quanto agli investimenti infrastrutturali, che legittimerebbero l’adozione della finanza di progetto, nella sua proposta GTM parla di 7,6 milioni (in 10 anni), che però solo per circa 1,3 milioni sono riconducibili alla mobilità urbana. Air Pullman ha offerto 10 milioni (in sei anni) di investimenti, la cui natura al momento non conosciamo. Comunque sia, anche dando per buono che tutti e 10 i milioni riguardino investimenti nella mobilità urbana, bisogna tenere presente che nel piano economico finanziario della finanza di progetto ben 71,2 milioni, iva esclusa, ora ridotti a 68,9 milioni, sono indicati come ricavi dalla gestione dei servizi; pertanto la componente investimenti – anche nell’ipotesi più benevola – è largamente minoritaria rispetto a quella gestionale, che è il vero nocciolo della finanza di progetto, benché sia stato messo a gara esclusivamente l’ammontare dell’investimento infrastrutturale o presunto tale.

Quand’anche non vi fossero illegittimità procedimentali, l’intervento – promosso in totale accordo dalla giunta Sbrocca, prima, e da quella Roberti, ora – deve essere fermato perché la sua realizzazione comporterebbe conseguenze negative per Termoli e per i termolesi.

In primo luogo, la convenzione ha la durata di 20 anni, ipotecando per un tempo lunghissimo la gestione del trasporto pubblico, del terminal bus, di una serie di parcheggi e di altri servizi affidati in concessione. Il caso tragico del crollo del Ponte Morandi a Genova ha reso evidente che le concessioni di lunga durata facilmente inducono il concessionario a trascurare i suoi impegni, per massimizzare i suoi profitti.

In secondo luogo, GTM ha presentato la finanza di progetto come un risparmio sui compensi attualmente riconosciuti dal Comune per il trasporto pubblico alla stessa GTM; ma il ragionamento ha una falla logica, in quanto non sappiamo cosa sarebbero disposte ad offrire altre società di autotrasporto se si tenesse una regolare gara di appalto, ad armi pari, senza l’ombrello protettivo della prelazione.

In terzo luogo, la finanza di progetto prevede lo snaturamento del parco comunale, con la realizzazione di 300 nuovi parcheggi, in aggiunta ai 65 esistenti, e conseguente apertura al traffico del versante lungo la riva sinistra di Rio Vivo; inoltre, sopra la piscina olimpionica in corso di costruzione (costo 1,2 milioni sostenuto per metà dalla Regione e per metà dal Comune) è previsto un edificio, contenente una palestra, un ristorante e sale convegni, il tutto gestito da GTM, inclusa la piscina, costruita con denaro pubblico.

La nostre proposte per il trasporto pubblico a Termoli sono:

  • indire in tempi stretti una regolare gara d’appalto, che affidi il servizio per 5 anni;
  • incrementare l’utilizzo del trasporto pubblico, riorganizzando e potenziando le linee.

Invitiamo i cittadini di Termoli a sostenere l’abbandono della finanza di progetto ed il rilancio su nuove basi del trasporto pubblico.

Termoli Bene Comune – Rete della sinistra

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