…e allora esiste quando fa comodo ai nostri politici!
RegionaliMoliseBigTERMOLI – Tra mangiate di “brodetti di pesce”, visite al Castello Federiciano, sopralluoghi nei posti caratteristici del Borgo Antico, gli stomaci dei nostri valenti politici, hanno scoperto  il Molise.

Dalle votazioni regionali dipenderà se il governo andrà più a  destra con Salvini o leggermente più a sinistra con Di Maio. La BALENA BIANCA è ritornata e si muove in un cielo ammantato di sole…5Stelle! L’incognita delle future composizioni politiche sta nella presenza “ingombrante” del patetico Berlusca che non si vuole  rassegnare a stare vicino alla sua Dudù e si sbraccia  e sgomita per far parte della coalizione. Matteo Salvini è in evidente imbarazzo.  Non gli può dire di si perché Di Maio farebbe il “broncio”; non gli può dire di no, altrimenti il Cavaliere, ritirerebbe tutte le …offerte e le promesse che gli ha fatto in campagna elettorale. Quindi, se lo tiene fuori, può aspirare alla carica di “premier”; se lo “butta” nella mischia è Di Maio che può pretendere la leadership. 
Le bocce sono ferme! Il paese è fermo! Anche Termoli è ferma! Non si parla più nemmeno del famigerato TUNNEL! Un vero miracolo! Le ultime bordate sull’argomento le aveva sparate Sbrocca, paventando che, oltre al passante, nel progetto di riqualificazione erano previsti:

– un ettaro di spazio pedonalizzato che ricongiungerebbe il Borgo antico alla parte ottocentesca;
– un teatro di 800 posti anziché i 400 iniziali;
– il parco giochi del Pozzo Dolce;
– un parcheggio di 600 posti auto;
– tre nuove piazze;
– il ripristino dell’antica Villa Comunale.

Insomma, una serie di interventi che le altre forze politiche continuano ad ignorare attaccandosi al solo benedetto Tunnel.  Ma, come si sa, la politica è… “femmina”. E puttana!  Non guarda in faccia nessuno!

Tutti questi interventi vogliono dare al paese un aspetto più moderno senza compromettere l’antico Borgo medioevale. E sotto quest’aspetto tutti potrebbero vincere la partita: l’Impresa esecutrice dei lavori, l’Amministrazione Comunale e gli stessi cittadini che avranno promosso l’ampliamento di una città che, finalmente, costituirebbe un corpo unico tra la parte ottocentesca, il porto e la spiaggia dell’arenile Nord, che con queste innovazioni si congiungerà con Rio Vivo: si formerebbe una spiaggia unica con al centro il porto. Ci guadagnerebbero, inoltre:  i commercianti che vedrebbero lievitare i loro profitti; i pescatori che da anni attendono interventi qualificativi per la pesca;  il turismo che sarebbe facilitato nei collegamenti, via terra verso le autostrade e via mare verso le isole Tremiti e la Iugoslavia. Ci guadagnerebbero, infine, tutti quei termolesi che vedono –  al di là della politica di un gruppo di  giovani rampanti per la maggior parte neanche termolesi – un nuovo paese certamente più moderno senza ricorrere al TAR  pagando dispendiose parcelle agli avvocati che, per mestiere fanno gli…avvocati e quindi i loro interessi!

GUAI AI VINTI, se i vincitori non vogliono comprendere che la storia di un paese si fa con interventi mirati atti ad accrescerne la potenzialità e lo sviluppo. Tutti vogliono sapere di tutto! Il Referendum voterebbe  certamente a favore di una Termoli che deve crescere e non restare in balìa di persone che, solo perché fanno politica, pensano di saperne più di chi certe cose le ha vissute, studiate e le vive da sempre.

Tutte le città cercano di progredire. Napoli, Perugia  e perché no Milano – che io conosco molto  bene –  sono sempre piene d’iniziative. Si evolvono, utilizzano nuovi  spazi e creano nuovi  indispensabili mezzi di comunicazione per  risolvere i problemi di tutti i giorni: a Milano, lungo i Navigli, sembra di stare sempre come a Termoli nel mese d’agosto, a… S. Basso; a Napoli si costruiscono nuove linee di metrò che collegano tutti i punti nevralgici della città e, terminati i contributi elargiti dall’Unione Europea,  stanno  già pensando di averne degli altri;  Perugia, pedonalizzato tutto il Centro si è costituito un sistema di collegamenti con le periferie molto moderno  con scale mobile e monorotaia. Napoli, dove sono stato di recente,  è diventata una delle città più  interessanti d’Italia da far concorrenza alla stessa Milano. 
Non basta avere il mare, il sole, le spiagge sempre assolate ma scomode da raggiungere! Ci vogliono anche idee nuove e gente che ci crede e  le faccia realizzare

Il sole non si mangia   e il mare non si beve!

Con tanto affetto per il mio Paese e sempre contro tutti i Soloni e i politici che sfruttano queste situazioni solo per mera gloria e interesse politico.

Saverio Metere
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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.