E’ previsto per domani pomeriggio corteo per le vie del centro cittadino con agricoltori e studenti . La Manifestazione in Piazza

TERMOLI _ E’ partita alle 17.30 di oggi pomeriggio la mobilitazione contro il ritorno all’energia nucleare in Italia ed il rischio di realizzazione in Basso Molise, tra Termoli e Campomarino, di un centrale a propulsione nucleare. In Piazza Monumento si sono ritrovati con uno stand gli esponenti di associazioni locali: la Città dei Bambini, Fare Verde, ambientalisti, studenti, agricoltori, volontari arrivati anche dalla Campania per una raccolta di firme sulla contestata problematica, al centro di polemiche in Molise così come in altre regioni d’Italia. Il nucleare non piace. E così oggi pomeriggio proprio per ricordare quanto accaduto a Cernobyl, è stato proiettato un documentario proprio sul disastro nucleare accaduto nel paese russo. La manifestazione di protesta proseguirà anche nella giornata di domani con raccolta di sottoscrizioni da inviare agli amministatori locali ed al Governo nazionale e culimerà nel pomeriggio con un corteo per le vie del centro a cui prenderanno parte i coltivatori e studenti.

In tre giorni in città sono state raccolte 400 firme, altrettante a Campomarino e centri limitrofi.  L’iniziativa voluta dall’Associazione “Per il bene comune” di Ferrara ha trovato in ambito regionale numerosi sostenitori che hanno provveduto ad organizzare la “due giorni” di dissenso.

Dopo mesi e mesi di polemiche politiche si sono mobilitati, dunque, anche i cittadini. I termolesi sin da subito hanno detto un forte “no” all’ipotesi nucleare in città ed ora ribadiscono la loro contrarietà prendendo una posizione netta e chiara sulla questione. 

Non è escluso che quella odierna sia la prima di una serie di mobilitazioni qualora il Governo nazionale non dovesse escludere Termoli dalla mappa dei possibili siti.  

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1 commento

  1. Il Futuro è nella Armonia con la Natura!
    Ad “Uno Mattina” si è discusso sulla “Questione Nucleare”, interpellando degli illustri docenti di fisica della Sapienza di Roma. Parisi, direttore del Centro di Ricerca SMC di INFM-CNR e ordinario di fisica teorica della Sapienza Università di Roma, interpellato sulla questione risponde in sintesi di essere contrario all’uso di una tecnologia considerata ormai vecchia. Un suo collega con identiche qualifiche e docente di fisica alla stessa Sapienza dice: “non dobbiamo avere paura di questa tecnologia ed avere il coraggio di accettare la sfida che altri paesi hanno da anni già accettato”. Parisi risponde dallo studio: “la sfida và accettata ma sul solare!”.
    Totalmente d’accordo con quest’ultima giusta osservazione di Parisi – che aggiunge sullo smaltimento delle scorie – “ma un paese che non sa gestire i rifiuti potrà mai gestire lo smaltimento delle scorie?”.