Il Porto di Termoli TERMOLI – “Il dragaggio del porto è una delle priorità del Molise, tra le opere da portare a termine in tempi contenuti. Il prg del porto, così come è stato concepito, non è realizzabile per una buona parte delle opere”. L’ha detto a chiare lettere l’assessore regionale alle infrastrutture Nagni che, ieri a Termoli, ha presieduto il tavolo tecnico con gli operatori portuali, armatori, marittimi, Capitaneria di Porto, Provincia di Campobasso e Regione, sulle opere da realizzare per rilanciare lo scalo molisano, da anni in abbandono.

Nel corso della riunione, l’amministratore molisano ha puntato il dito contro la mancata organicità degli interventi realizzati negli ultimi anni, sottolineando la necessità di creare da subito un gruppo di lavoro per rimettere in moto la macchina organizzativa e stabilire con precisione i fondi necessari per effettuare la ripulitura dei fondali, prevedendo una diversa tipologia di smaltimento dei fanghi tra le zone più inquinate del porto e quello meno toccate dagli scarichi di idrocarburi e quant’altro.

Basso Cannarsa, operatore marittimo del posto, tira in ballo l’esperienza dello scalo di Pescara dove sono riusciti ad effettuare il dragaggio dopo un anno di «stop» per i pescherecci incapsulando i fanghi più inquinati da smaltire in un paese europeo. Nagni ha sollecitato gli operatori a stabilire un gruppo di lavoro per sedersi a tavolino e rimettere in moto la macchina organizzativa e burocratica.

In questo scalo ci sono stati interventi disorganici – ha detto Nagni – bisogna affrontare i problemi. Per i fondi, le risorse si potranno trovare riprogrammando i progetti mai partiti ma finanziati. Se non riprendiamo in mano tali iniziative, si rischia di perdere le somme . Dobbiamo vedere cosa c’è da fare e quanto costa il dragaggio”.

Armatori e pescatori hanno chiesto la ripulitura dei fondali per rilanciare la struttura. «Quando usciamo in mare ci facciamo il segno della croce. L’imbocco, soprattutto al rientro, è talmente stretto e pericoloso che ci obbliga a fare manovre complesse. Col mare grosso il rischio raddoppia».

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa