I rfiuti speciali in Corso Umberto
La raccolta differenziata porta a porta continua a suscitare polemiche e proteste. Terminato l’incontro degli operatori della Teramo Ambiente con i residenti di via Argentina, gli abitanti del centro così come della periferia chiedono delle migliorie nella tipologia di organizzazione del nuovo servizio di igiene. I residenti non mollano sulla richiesta di cambiamento del contratto di comodato d’uso gratuito dei contenitori e sulle modalità di organizzazione del servizio. A Difesa Grande gli abitanti lamentano le responsabilità a cui sono chiamati per eventi aleatori come gli atti vandalici contro i bidoni, eventi atmosferiti ed altro che potrebbero determinato la perdita degli stessi rispetto ai quali sono gli stessi destinatari i responsabili.

Questa è una situazione inaccettabile _ hanno dichiarato alcune famiglie del posto _ per non parlare dei bidoni esposi all’esterno riempiti di spazzatura lasciata da altre persone. Insomma fare la guardia ai bidoni non è possibile”.

La stessa situazione è lamentata anche dai residenti del centro cittadino dove nei prossimi giorni verrà attivata la differenziata.

“Il contratto deve essere assolutamente cambiato _ hanno dichiarato i residenti della zona _, non accettiamo la responsabilità dei contenitori se poi dobbiamo pagare per un servizio che svolgiamo noi piuttosto che gli operatori ecologici”.

Intanto in centro nei cassonetti “vecchi” i rifiuti speciali come cartoni, tv color e poltrone che quelli ordinari abbondano e sono stati registrati ritardi anche nel ritiro dei residui in centro dove non è ancora attivata la differenziata.

Ieri mattina il cassonetto situato davanti il Comune è stato bruciato nel corso della notte scatenando nuovi dubbi ed interrogativi tra gli abitanti. “Cosa succederà ora che i vandali bruciano i nuovi contenitori? _  hanno dichiarato alcune famiglie del posto _ I costi sono a nostro carico e non è giusto. Noi non siamo disposti a ripagare i contenitori distrutti da altri o danneggiati a causa del maltempo, insomma per situazioni non direttamente collegate a nostre responsabilità”

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