dellaportaTERMOLI – La storia non si processa. E non si cancella. Rappresenta la memoria del nostro passato, della nostra esistenza, delle vicende che hanno segnato la vita di un Popolo o solo di una Comunità. Domani, 14 luglio, il Consiglio Comunale di Termoli sarà chiamato a deliberare sulla proposta del consigliere Marinucci avente ad oggetto la revoca della cittadinanza onoraria che oltre 90 anni fa l’assise cittadina conferì a Benito Mussolini. 

Un tentativo questo tanto ideologico quanto inutile di rivisitare la storia della comunità termolese, senza che la medesima ne abbia mai fatto richiesta nel corso di tutti questi anni. Credo che la città di Termoli sia oggi alle prese con problematiche serie, di natura sostanziale, dalla imposizione fiscale che grava sulle famiglie alla mobilità urbana, dalla perdita di posti di lavoro alla gestione del turismo affogata da ultimo con la realizzazione di opere che hanno reso una vergogna il lungomare nord.

Tutte questioni che, insieme a tante altre, vanno affrontate subito. Avremmo sperato che il consigliere Marinucci puntasse su questi temi, invece sembra fuggire dalla realtà, avanzando proposte che hanno l’unico obiettivo di svincolarsi dalle vere questioni che attanagliano la città di Termoli, onerando il Consiglio Comunale ad impiegare risorse ed energie per una piccola e sterile battagliuccia di parte e di facciata che, a prescindere da come andrà a finire, non porterà alcun beneficio alla comunità termolese. Non è compito del sottoscritto, né di nessun altro e men che meno del consigliere Marinucci fare le pulci alla Storia, che ha già giudicato Benito Mussolini. Che ora deve riposare in pace, con buona pace del consigliere Marinucci.

Il Portavoce Provinciale di Fratelli d’Italia – AN

Costanzo Della Porta
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1 commento

  1. Il vuoto “inutile”
    Premetto che non sono un nostalgico di destra ma semplice cittadino che ama definirsi “moderato”. Questa sciocca ed inutile iniziativa del consigliere Marinucci sa tanto di retropensiero bolscevico e di “imbeccata”. Molto parte anche da un articolo, scritto tempo addietro dal Monti di Termoli, al secolo Giovanni De Fanis. Le parole dell’avvocato Della Porta sono pienamente condivisibili ed esprimono appieno l’inopportuna inutilità dell’iniziativa. Troppo facile e retorico sarebbe ricordare che Termoli ha bisogno di impegno vero e serio per ben altre problematiche ma non intendo farlo. Mi consolerebbe solo che questi amministratori capissero quale è il loro giusto e legittimo ruolo; sempre se ne sono capaci o ne abbiano la volontà.