Sergio Sorella
TERMOLI _ Gli altri sindacati e l’Aran hanno sottoscritto il 12 dicembre u.s. un’ipotesi di accordo per ripristinare gli scatti di anzianità bloccati nella scuola dal governo precedente. Un accordo che recupera solo il 2011 tagliando risorse dal fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF). Questa operazione comporterà una riduzione complessiva per il 2012 pari a 295,00 milioni di euro, più un taglio per il 2013 pari a 350 milioni di euro che da quella data in poi sarà permanente. In sostanza, dal 2012/2013 saranno tagliati circa 528 milioni di euro dall’ammontare complessivo del MOF (pari oggi a 1.385,21 milioni di euro) con una riduzione pari al 38%. A disposizione delle 10.000 scuole rimarranno circa 857 milioni di euro.

È chiaro che una riduzione così ingente modifica le risorse del Fondo dell’istituzione scolastica che servono per finanziare le attività aggiuntive ma prevede anche una riduzione delle risorse per l’integrazione nelle aree a rischio e a forte processo immigratorio, della pratica sportiva e dei finanziamenti per le figure professionali che svolgono attività funzionali al servizio scolastico (sia docenti che ATA). Nell’accordo si impone al sindacato l’impegno, da realizzare nel prossimo rinnovo contrattuale, a recuperare i cosiddetti “livelli di produttività” del servizio. In poche parole si chiede di restituire in termini di carichi di lavoro, ovviamente gratis, tutte quelle prestazioni aggiuntive finora retribuite con il MOF che verranno meno a causa del taglio di risorse.

Può rientrare dalla finestra l’aumento d’orario cacciato dalla porta! Per la FLC CGIL questa operazione apre la strada ad analoghe incursioni per il pagamento degli scatti d’anzianità dei prossimi anni; abbassa le risorse complessive per i lavoratori di questo comparto e, soprattutto, determina che una serie di prestazioni, fino a ieri retribuite, saranno, in futuro, effettuate a titolo gratuito. Tale accordo prevede soprattutto una drastica riduzione delle risorse per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Un accordo che divide ancora i lavoratori. I precari, che non hanno diritto agli scatti, buona parte del personale a tempo indeterminato che matura gli scatti nei prossimi anni ai quali non viene data alcuna garanzia e coloro i quali per effetto dei tagli non saranno pagati per il lavoro svolto.

Non si può affrontare un problema contrattuale -il ripristino degli scatti d’anzianità- con la drastica riduzione delle risorse che le scuole autonome hanno a disposizione per migliorare la qualità del servizio. I tagli agli organici ed alle risorse per migliorare l’offerta formativa comportano una sola conseguenza: l’impoverimento della scuola pubblica, con una penalizzazione maggiore per gli istituti comprensivi e per le piccole scuole decentrate nel territorio presenti nella nostra regione. Contro questa politica la FLC CGIL Molise continuerà a battersi in tutte le sedi perché venga riconosciuto il ruolo strategico che l’istruzione può avere per la crescita della nostra comunità locale.

Il segretario regionale Sergio Sorella

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