TERMOLI _ Come le previsioni del tempo, è arrivata precisa la notifica di ulteriore cassa integrazione, che riguarderà tutta l’area cambi ed il 16 valvole, per due settimane, dal 16 al 29 marzo. L’annuncio, arriva dopo coordinamento nazionale di FIM-FIOM-UILM tenutosi ieri a Roma, dove era già emersa drammaticamente, la dura realtà della crisi in atto.

La cosa che più ci lascia perplessi, è che in certe assisi, TUTTI si dicono preoccupati e ammettono i rischi concreti di un ridimensionamento produttivo nei siti italiani, prendendo posizioni molto vicine alla nostra. Poi però tornati nei propri territori, si ricomincia con le solite trame tendenti a soffocare le iniziative di chi, solo per maggiore sensibilità al tema, spinge perché si faccia chiarezza sul futuro produttivo del sito. Come UILM siamo molto preoccupati per il futuro dell’area CAMBI, dove non trapelano novità di nessun genere e si annuncia solo cassa integrazione, in attesa di qualche miracolo. Noi l’abbiamo più volte detto, il cambio attualmente in produzione non è più sufficientemente competitivo. Chiediamo quindi un rilancio del nostro sito, attraverso l’introduzione di nuove produzioni, adeguate ai tempi. Il nostro stabilimento, grazie anche all’innovativo approccio sindacale praticato, ha dimostrato di essere sempre all’altezza dei tempi, permettendo l’applicazione di metodi di lavoro capaci di rispondere in tempo reale alle richieste del mercato, una situazione ancora oggi solo auspicata in altre realtà.

Partendo da ciò, occorre muoversi in tempi utili, coinvolgendo anche le forze politiche locali, affinché si faccia pressione sull’azienda, perché ci dica cosa intende fare dell’area cambi di Termoli. Questo soprattutto in un momento di crisi profonda come questa, dove è ipotizzabile che l’azienda metterà in atto una serie di iniziative di rilancio, tecnologicamente avanzate e dobbiamo fare in modo che Termoli abbia in quel contesto, una parte attiva e importante. Ma per ottenere ciò, come sosteniamo da almeno due anni a questa parte, bisogna mettere in atto una serie di iniziative locali, unitarie, di sollecitazione.

Non si può attendere a bocca aperta che la “manna” scenda dal cielo, ci sono circa 900 persone che attendono risposte concrete sul loro futuro… Pertanto ribadiamo la necessità di ripartire, prioritariamente, da un direttivo sindacale unitario.

La segreteria
UILM-UIL Termoli
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