TERMOLI – Tante finestre affacciate su un luogo pieno di storia. Così Athos Faccincani illumina il Castello Svevo a Termoli, attraverso un’importante rassegna di pittura. Molti percorsi possibili all’interno delle sale perché da ogni tela tanti spiragli di luce indicano il cammino giusto per risalire alla comprensione del messaggio pittorico e, quindi, alla composizione di un’emozione che si avverte crescere come i fiori che animano le rappresentazioni di vita di Faccincani.
Elementi irrinunciabili nelle creazioni dell’artista, in grado di bucare una terra mai arida ma fertile come i pensieri che l’hanno restituita in una cornice fatta per essere osservata, rivissuta così come i pensieri che l’hanno animata. E la sapiente tecnica dell’artista non ha il sopravvento sulla forza di quel messaggio che egli riesce a trasferire in ogni tocco di pennello, con una scelta di colori mai identica, perché osservando con occhio attento ci si accorge che una ginestra a Positano è diversa da quella di Portofino e che i papaveri di Ischia vivono tonalità diverse nelle valli di Cortina.

Così l’Italia di Faccincani, fatta di mare e di montagna, ma pur sempre attaccata alla terra, si ricompone lungo una mostra emozionante per un vissuto di ricordi che l’artista riesce a fermare in ogni rappresentazione pittorica. Difficile poter pensare di riprodurre su una tela il messaggio di Faccincani, ma assolutamente possibile l’idea di poter rivivere attraverso i suoi quadri un viaggio, un’immagine vicina nei contorni alla cartolina che avremmo voluto indirizzare al nostro cuore, affrancando quell’immagine da qualsiasi legame con la banalità. Il Maestro Faccincani sarà presente all’inaugurazione sabato 20 settembre alle ore 18.30.

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