TermoliCalcioSalvo2017
Termoli calcio con il presidente Carminuccio (galleria foto)

TERMOLI -“Alla facciadi tutti i gufi il Termoli è salvo!” Così recita uno slogan beffardo appuntato sulle magliette di tutti i calciatori giallorossi al termine della partita contro la Cliternina. Questo la dice lunga sulle difficoltà affrontate dalla gestione di Carmine D’Angelo e del “nuovo” Termoli (dopo l’umiliante fallimento dello storico titolo del Termoli 1920). Difficoltà non solo rispetto alla gestione tecnica ed economica della squadra – che di questi tempi sono certo ordinaria amministrazione – ma anche rispetto a tanti soggetti e soggettività che, per i più svariati motivi, hanno disertato questo campionato se non addirittura osteggiato o lanciato strali verso la squadra.

Nonostante ciò, il presidente D’Angelo, con il suo ristrettissimo e fidato pool di collaboratori, ha stretto i denti e tirato avanti, fino a conquistare un’onesta salvezza e la garanzia di permanenza della squadra nel prossimo campionato d’eccellenza. Cosa pretendere di più se non considerare il fatto di aver mantenuto del calcio a Termoli, giocato ancora con passione e dignità, peraltro in tempi davvero difficili, dove tantissime storiche compagini molisani sono ormai definitivamente scomparse.

Molti obietteranno che una piazza come Termoli meriterebbe di più di un campionato regionale. Forse è così ed a chi non piacerebbe, purtroppo però bisogna sempre fare i conti con la realtà. Va comunque detto che Carmine D’Angelo è stato lasciato prevalentemente da solo: dalle istituzioni comunali, da tanta imprenditoria locale, da tanti ex dirigenti sportivi e, purtroppo, anche da buona parte della storica tifoseria della Curva Guida. Finché non ci saranno sinergie unitarie questo resta, alla prova dei fatti, il massimo risultato positivo raggiungibile e, per certi versi, neppure tanto scontato.

Della partita vera e propria sorvoliamo: la “cinquina” inflitta da un maiuscolo Polzella alla modesta e onesta Cliternina parla da sola. Non c’è stata storia in campo, praticamente una partita a senso unico. Più di tutto, infatti, vale la pena ricordare i festeggiamenti di fine partita, allegri e goliardici, che hanno esorcizzato un’annata certo non facile ma che, tutto sommato, ha regalato anche belle soddisfazioni.

La squadra, con tutti i limiti e le sfortune del caso, ha “macinato” bene ed ha costruito alla fine un bello spogliatoio ed un buon affiatamento in campo. Tra ormai indiscussi fuoriclasse (quali certamente Polzella e Koffi), rodati veterani (Pezzotta, D’Aprile, ecc.) e tante buone giovani promesse, questo Termoli più di una volta ha dato l’idea di poter puntare ben più in alto, magari se avesse avuto qualche supporto. Ma tant’è. Non va neppure dimenticata la puntuale gestione tecnica della squadra da parte di Mister Precali, su cui sono talvolta gravate anche nostre incomprensioni in merito a talune scelte tecniche, ma il risultato premiante conclusivo fuga ogni eventuale disappunto che a questo punto risulterebbe insensato. Il Termoli è salvo e tanto basta.

Adesso, mentre si resta in attesa dell’ultima partita contro il Riccia (ininfluente ai fini della classifica per i giallorossi), si guarda al futuro e si attendono sviluppi. Cosa sarà del Termoli calcio ad oggi non ci è dato sapere. Si vocifera addirittura di “ritorni” o di nuove energie pronte sostenere il nuovo corso, ma nulla è confermato. Ad ogni modo, ci sentiamo di rinnovare l’invito a sostenere questa squadra, forse l’unica oggi in grado di garantire del calcio a Termoli, a quale livello dipende molto anche da noi.

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