Io solo combatterò, procomberò sol io! …mentre la “maggioranza silenziosa rimane…silente!
MetereSognoTERMOLI – “…un erbal fiume silente ”. Si arriva a questo! Pur di sostenere un’idea si deve   scomodare  Leopardi e anche D’Annunzio. Ma oggi chi legge più le poesie? Pochi  le scrivono e meno ancora le leggono. Per il “mio” paese ne ho scritte oltre duecento: vizi e virtù, costumi e tradizioni. Ma la politica ha sempre fatto a meno della poesia.

Ai politici interessa più occupare una comoda poltrona. Nuovi  Movimenti, Associazioni e gruppi di  giovani rampanti  si pongono a difesa del paese… Fanno tanto di quel “rumore” da  sembrare  un esercito. In verità sono pochi e sempre gli stessi e raccolgono pochi consensi per dimostrare che esistono. Gli altri, la “maggioranza silenziosa”, come al solito, sta a guardare. Subisce, ha paura di esporsi, non partecipa alle manifestazioni: non esiste!. Non è “strutturata”, come la definisce il consigliere di minoranza Marinucci. In verità, ha paura di mettersi contro l’autorità costituita.

Il risultato è che poi subirà ancora una volta le decisioni che altri  prenderanno per  conto suo!
Trump in America rischia di scatenare la terza guerra mondiale: chi l’ha votato ne subirà le conseguenze! Il paese resta in balia di quei  pochi che si arrogano il diritto di prendere decisioni non condivise; diventa come la nave del Purgatorio dantesco “… senza nocchiere in gran tempesta: un vero  bordello!”.

In uno dei miei tanti articoli a favore del tunnel, mi sono posto a capo di un COMITATO DEL SÌ. Qualcuno ha affermato che con questo ho fatto… l’occhiolino all’Amministrazione. Nello stesso dicevo, però, che ho sempre sostenuto il referendum. E allora, come la mettiamo? In verità, l’unico scopo per cui mi batto è per contribuire al bene del “mio” paese. Anche se non vi  risiedo da quasi cinquant’anni, ci torno sempre, tutti gli anni: io da Termoli è come se non me ne fossi mai andato! Da lontano le cose si vedono con più oggettività. Non essere legato a nessun “carrozzone” politico agevola la ricerca della verità.

Mi dispiace veder morire Termoli, un paese senza futuro: con le possibilità e le potenzialità di diventare veramente la perla del Molise, rimanere una “cozza” vuota e senza frutto! Peccato!

Perciò, faccio ancora un appello alla popolazione: TERMOLESI, STATE PERDENDO L’ULTIMA OCCASIONE PER LASCIARE AI VOSTRI FIGLI E NIPOTI UN PAESE PIU’ MODERNO E FUNZIONALE. RIFLETTETECI BENE!

Con affetto
Saverio Metere
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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.

1 commento

  1. … a prescindere dal «Buco»
    Ottimo articolo Saverio, a prescindere dal «Buco», condivido tutto il resto, in particolar modo: “[…] Ai politici interessa più occupare una comoda poltrona. Nuovi Movimenti, Associazioni e gruppi di giovani rampanti si pongono a difesa del paese… Fanno tanto di quel “rumore” da sembrare un esercito. In verità sono pochi e sempre gli stessi e raccolgono pochi consensi per dimostrare che esistono. Gli altri, la “maggioranza silenziosa”, come al solito, sta a guardare. Subisce, ha paura di esporsi, non partecipa alle manifestazioni: non esiste!. Non è “strutturata”, come la definisce il consigliere di minoranza Marinucci. In verità, ha paura di mettersi contro l’autorità costituita.“