TERMOLI _ Nella giornata giornata della vita che ricorre oggi primo febbraio, i Vescovi del Molise hanno pensato alla comunità di fedeli molisani scrivendo loro un messaggio di vita e di speranza. Ecco la lettera dei Vescovi ai molisani : 
Carissimi fratelli e sorelle di questa nostra amata terra del Molise, vi scriviamo con il cuore riconoscente per tanto cammino che stiamo compiendo insieme con voi tutti, nelle quattro diocesi a noi affidate, che guidiamo con stile unitario, grati della vostra fattiva corresponsabilità.
Ci colpisce un aggettivo che viene usato con fierezza in questa realtà:
 “Il Molise è una regione vivibile!”. Lo crediamo e ne siamo convinti. E benediciamo il Signore perché vi ha riversato tante bellezze di natura, nelle montagne, nelle colline e nel mare. Non manca nulla. Piccola ma adatta a noi. La gente vi abita con cordialità e la storia antica la rende fiera. Ma dire che il Molise è una terra vivibile ci impegna tanto nel custodirla ed amarla sempre più. A tutti i livelli.

Come Vescovi, riuniti in un percorso solidale, sentiamo che questa vivibilità diviene un appello a fare della Vita la chiave di lettura della nostra storia. Leviamo quindi la voce perché l’esistenza nostra sia vissuta in pienezza, per tutti, in tutte le età ed in tutti gli ambienti. In particolare, sono tre i settori che ci interpellano:
· la vita nascente
· la cura dell’acqua come fonte di vita
· la difesa dell’ambiente naturale, come casa di vita per tutti.
1. – La vita nascente. La via nascente è un immenso dono di Dio. Fa germogliare la speranza. Ogni bimbo che nasce è sempre un segno del suo amore, per dirci che il Signore ha ancora fiducia di noi e che non si è stancato degli uomini. E’ un dono ed un mistero. E dono e mistero vanno sempre intrecciati: la vita è nelle nostre mani come dono, ma ci supera e va oltre, come mistero, perché viene da Dio e a Dio ritorna. L’uomo non è padrone assoluto della sua vita. Ma la vita comincia da questo dono affidato ad un grembo, che fa germogliare il seme perché divenga Persona, in pienezza di gioia. Purtroppo però dobbiamo registrare con tristezza che molti dei nostri paesi si stanno spopolando. Pochi i bimbi che nascono. Triste è un paese di montagna senza figli: scuole che chiudono, asili che si accorpano, posti di lavoro che cedono. La carenza di nascite evidenzia che anche nelle nostre contrade cresce la paura del futuro e le nostre famiglie fanno fatica a progettare il domani. Lo spolamento è ovunque in Italia un problema. Ma lo è maggiormente da noi, regione già carente di figli. In questo contesto, è bello dire grazie a tutti coloro che, con amore, favoriscono la vita, la difendono, la accompagnano con mano materna e paterna. Benedette le famiglie numerose. E benedette le istituzioni quando fanno leggi adatte, mettendo in atto strumenti economici e sociali efficaci: difesa del posto di lavoro, costruzione di strade veloci di collegamento, cura dei centri storici, gioia di consumare prodotti locali tipici, attenzione alle scuole dentro un piano unitario intelligentemente coordinato per evitare sia le fughe dei ragazzi che gli interessi particolaristici dei singoli comuni. E le giovani coppie siano favorite per restare nei nostri paesi senza affollare le città, già sature. Ma si impone anche un appello forte e chiaro, contro la negazione della vita che viene praticato, purtroppo anche nel Molise. L’aborto è ovunque una scelta terribile, un gesto disperato ed un segno di tremenda paura. Ma lo è ancor più in questo nostro contesto privo di figli. E’ tanto più tragico, quanto più preoccupanti sono le cifre della natalità. Si tenga presente, infatti, che nel 2007, dai dati ufficiali, rileviamo che gli aborti in regione sono stati ben 672, quasi due al giorno, su un tasso di natalità di soli 2.507 nati, di fronte a 3.425 morti nello stesso anno. Non solo il numero è alto. Ma è anche in crescita rispetto al 2006, che vedeva 620 aborti. Cioè l’8,4 % in più; tra i pochi aumenti in Italia! Grazie agli obiettori di coscienza, presenti tra i medici, anestesisti personale ausiliario. Ma grazie soprattutto alle tante mamme che con coraggio, anche in condizioni difficili, in sintonia con le loro famiglie, portano avanti con coraggio questo germoglio di vita. Tutto è più bello dove c’è coraggio, si guarda al futuro con speranza, si progettano percorsi di gioia condivisa.

2. – La cura dell’acqua come fonte di vita. L’acqua in Molise non manca. Anzi, è una terra benedetta dal Signore. Ed è per questo che con generosità viene donata alle regioni vicine, sia quella sorgiva che quella dei nostri bei laghi artificiali. E siamo certi che è un gesto benedetto da Signore, perché l’acqua è un bene di tutti. Proprio per questo, come vescovi, leviamo la nostra voce perché mentre si discute sull’utilizzo di questa risorsa, la gestione sia sempre ad impostazione pubblica, perché è un bene di tutti. E di tutti deve restare. Non ci sia una gestione privatistica, ma un affido ai comuni e agli enti locali, in modo diretto. Certo, un bene così prezioso va custodito con grazia e mai sprecato. Troppe sono le perdite nei nostri acquedotti. Siano fatti adeguati e rapidi investimenti. Ma cresca anche nelle nostre case la cultura della sobrietà, perché ciascuno senta che non si deve mai sprecare questo prezioso dono del Signore, fonte di vita.

3. – La difesa dell’ambiente naturale, come casa di vita per tutti. Il Molise è bello e variegato, nei colori, storia, arte, cultura. Tutto questo, come dicevamo, lo rende vivibile. Perciò, in questa giornata della vita, ci pare bello chiudere questo nostro appello rivolgendosi a tutti i figli di questa terra: amatela come la vostra casa, custoditene intatta la bellezza, sia un giardino di vita per tutti, crescete in quel rispetto che ogni mamma sa insegnare, insieme alla maestra e alla catechista. Casa, scuola e chiesa: alleate nella difesa e nella valorizzazione delle nostre risorse, perché ci sia lavoro e pane per tutti. “Quanto è grande il tuo nome, o Signore su tutta la terra…”: così canta la Bibbia. Così sia la nostra vita: un canto alla vita, perché mai sia soppressa, specie nel grembo materno, ma trovi nel cuore di tutti la gioia di fiorire e crescere in sapienza e grazia.

Con affetto, nella benedizione del Signore su tutti,
I vescovi del Molise, + GianCarlo, + GianFranco, + Domenico, + Salvatore
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