Riepilogo fedele di una processione pagana…
NoTunnel Manifestazione2017TERMOLI – Tra ripensamenti, delibere, pareri favorevoli o sfavorevoli, manifestazioni per il paese, conferenze e altro  sembra proprio di essere di fronte alle 14 stazioni della Via Crucis. Solo che questa volta, nell’ultima stazione, viene crocifisso…un TUNNEL!

E procediamo  in ordine cronologico. 
PRIMA STAZIONE,  25 giugno 2015: IL progetto preliminare integrato comprensivo di tunnel e parcheggio multipiano sotto Piazza S. Antonio  è di fronte a PILATO–SBROCCA;
II  STAZIONE, 7  agosto 2015: PILATO SE NE LAVA LE MANI e acconsente. Il Comune pone a base di gara il progetto preliminare che  prevede anche negozi e appartamenti che saranno di  privati: una vera flagellazione per il paese;
III STAZIONE, 29 settembre 2015: l’impresa De Francesco Costruzioni sas VIENE CONDANNATA essendo L’UNICA a proporre la realizzazione di un TUNNEL di raccordo tra il porto e la via Colombo-lungomare nord con parcheggio  di circa 500 POSTI MACCHINA;
IV STAZIONE, 28 luglio 2016: il TUNNEL (DE)CADE LA PRIMA VOLTA: il comitato NO TUNNEL invia un atto di diffida a 14 destinatari istituzionali tra i quali il Ministero dei Beni e Attività Culturali del Turismo e l’ANAC (Attività Nazionale Anti Corruzione);
QUINTA STAZIONE, 29 luglio 2016: il Comitato Termoli Decide deposita 3000 firme di termolesi per la richiesta di un referendum contro la sua costruzione; 
VI STAZIONE, 22 settembre 2016: IL TUNNEL (DE)CADE LA SECONDA VOLTA ma viene soccorso dalla Pia Commissione Comunale  che dichiara non ammissibile il referendum;
VII STAZIONE, 16 febbraio 2017: il Tunnel viene soccorso e riceve giudizi positivi dal Comitato SI TUNNEL promosso   dall’architetto Saverio Metere mentre il Comitato Referendario No Tunnel deposita tre nuovi quesiti concernenti la revoca della delibera di giunta;
VIII STAZIONE, 10 maggio 2017: alcuni soloni della Cultura, per scongiurare un tsunami di cemento, ricorrono all’ANAC che invita il tribunale di Larino  ad approfondire e sorvegliare;
IX STAZIONE, 12 giugno 2017: I Comitati NO TUNNEL chiedono al Ministero dell’Archeologia le Belle Arti e il Paesaggio  di Campobasso di prendere una posizione contro il tunnel;
X STAZIONE, 9 agosto 2017: IL TUNNEL (DE)CADE PER LA TERZA VOLTA in quanto viene espresso parere negativo al progetto dalla Sovrintendenza  ai Beni Paesistici e Culturali del Molise e il parere contrario dal Dirigente del Servizio Pianificazioni   e Gestione Territoriale della Regione Molise;
XI STAZIONE, 10 agosto 2017 : I SOLITI COMITATI (NOTI E IGNOTI), chiedono  al ministro di attivarsi affinché il parere negativo, venga confermato e motivato in modo dettagliato ed ineludibile dalla Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio  del Molise;
XII STAZIONE, 25 settembre 2017 : Lettera aperta  e accorata al sindaco da parte di di un cittadino di Termoli, Angelo De Gregorio, che chiede, in sostanza, che “se  democrazia vuol dire governo del popolo è a questa che bisogna dare voce”;
XIII STAZIONE, Ottobre 2017: IL TUNNEL VIENE CROCIFISSO: il senatore Gianluca Castaldi del Movimento 5 Stelle, interviene in senato pronunciando, con una certa emozione, una filippica contro tutti i sostenitori  del tunnel che vogliono crocifiggere le parti più belle di Termoli: il Castello Svevo, il Borgo Antico e la Torre del Belvedere. Inoltre si vuole sacrificare l’ultima falesia termolese:  il costone verde del Piano di S. Antonio (e così abbiamo appreso anche di avere in dotazione una…”falesia” (sic!);

XIV STAZIONE, OGGI: il TUNNEL È STATO CROCIFISSO! Ai piedi della croce ci sono i termolesi che lo volevano. Sono quelli che pensavano ad una Termoli più moderna. Sanno per certo che il progetto non tocca né il Castello, né la Torretta del Belvedere, né il Borgo Antico, come dice il senatore e tutti quelli che vogliono… imbrogliare le carte. Esso si sviluppa in trincea, sotto terra e quindi non interessa nessuna parte del paese! Sotto la croce, ci sono anche dei termolesi, molto arrabbiati, che sventolano foglietti rosa: sono le multe che devono pagare “per divieto di sosta!”.

arch. Saverio Metere
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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.

9 Commenti

  1. Referendum pro Tunnel.
    Un referendum chiesto dai favorevoli al Tunnel, è quello che ci vuole per far finire questo “calvario”.I cittadini in maggioranza schiacciante sono PRO Tunnel-Parcheggio-Auditorium-Ecc ecc. a loro non importa niente della lotta politica atta solo ad ostacolare la giunta Sbrocca, e basta. Non bastano le assemblee consultive fatte dall’amministrazione, la stessa promuova un referendum vero e proprio, e la via crucis finirebbe immediatamente, e cosi Termolesi e non solo, avrebbero presto la grande opera che meritano.

    • il mio parere
      Un progetto bellissimo , non serve un referendum il popolo ha votato pertanto decide la giunta Sbrocca e quelli che non lo vogliono quando siederanno sulla Sua poltrona potranno decidere come bloccarlo.

  2. …. una maggioranza certa .
    Sono passati più di 70 anni da quando, da sudditi siamo diventati CITTADINI, che bello! ora però ognuno di noi si assuma la responsabilità che ciò comporta. Abbiamo scelto che, ad amministrarci ci pensasse Sbrocca e i suoi, ma, la scelta e la fiducia data, non era per una aspetto specifico, ma per una buona amministrazione in generale, per cose rilevanti, e la riqualificazione lo è, penso che avere la certezza di fare la volontà della maggior parte degli amministrati sarebbe cosa utile e necessaria. Detto questo, e mi ripeto, io voterei SI al bellissimo progetto, e, sono sicuro che come me, voterebbe la maggioranza dei Termolesi.

  3. tunnel SI tunnel NO
    Solo un serio referendum può stabilire se i cittadini termolesi sono a favore o contrari all’operazione tunnel. Caro Fiardi cerchiamo di essere sportivi e non ultras a favore di questa o quella squadra, diamo voce ai termolesi e rispettiamo democraticamente il risultato di un referendum sinora irresponsabilmente ed arrogantevolmente negato.