
De Felice, in particolare, contestato per aver scelto di scendere in campo con l’Adc, un partito diverso da quello del Pdl con il quale ha «corso» le municipali entrando poi in Giunta, potrebbe restare nella squadra del primo cittadino ma con una delega diversa dall’urbanistica.
Stessa situazione per Michele Cocomazzi che, pur restando nell’Udc, potrebbe subìre un «change» di assessorato. Nulla da fare, invece, per i due Assessori Giuseppina Vergallo e Luigi Turdò. Il loro ingresso nel partito Grande Sud con la fuoriuscita dal gruppo consiliare Noi Molise non gli verrebbe proprio perdonato e, dunque, per entrambi l’uscita dall’esecutivo sembrerebbe imminente nonostante i tentativi messi in atto dal Sindaco Antonio Di Brino di «salvarli» in più di qualche occasione. Ma le novità non finiscono quì.
Tra i «papabili» ad entrare al loro posto spiccano dei volti nuovi della politica cittadina. L’Udeur potrebbe «schierare» Isabella D’Antuono, operatrice del Sert di Termoli ed impegnata in prima linea nella cura delle persone con disagi e problemi. Accanto al suo nome spicca quello di Mario Ragni, fratello dell’avvocato Giuseppe Ragni, rientrato nel partito dopo l’uscita da Noi Molise.
Sul fronte del gruppo consiliare Noi Molise potrebbe essere presentata un’altra «leadership» quella dell’imprenditrice
Il «rimpasto» potrebbe determinare un aumento di assessori che, in ogni caso, sarebbero degli esterni. Per quanto riguarda la questione risparmio elevata in questo periodo da più parti, non si applicherebbe all’esecutivo composto, in ogni caso, da persone esterne. Anche qualora dovessero essere scelti dei consiglieri comunali eletti, questi dovrebbero dimettersi per poter ricoprire la carica di assessori e, dunque, verrebbero sostituiti in Consiglio comunale dai primi dei non eletti. In Comune vige infatti una prassi diversa da quella che si applica nell’apparato regionale.