Gli indagati, tutti professionisti operanti nel settore edile, hanno posto in essere reati di estorsione e calunnia nei confronti di altro imprenditore, anch’esso impegnato nel settore edile. I soggetti indagati, dopo aver affidato in subappalto alle vittime la realizzazione di lavori per la costruzione di civili abitazioni, senza corrispondere agli stessi il corrispettivo del lavoro, hanno estorto le attrezzature occorrenti per i cantieri con minacce, attestandone, falsamente, il furto.
L’ordinanza dispone il divieto di dimora nei Comuni di residenza, il divieto di dimora nei Comuni di Cercepiccola e Cercemaggiore, il divieto di avvicinamento alle vittime dei suddetti reati, alle loro famiglie ed alle loro abitazioni. Nei confronti di tutti gli imprenditori è stato previsto, inoltre, l’obbligo di presentazione alla P.G., oltre al sequestro preventivo di attrezzatura edile e di diversi beni mobili appartenenti alla cooperativa di proprietà delle vittime per un valore di circa 100.000,00 euro. Le indagini, coordinate personalmente dal Procuratore Capo dr. Armando D’Alterio, proseguono per verificare se i soggetti abbiano posto in essere altri reati a danni delle vittime.