TERMOLI – Al via gli interrogatori nell’Ufficio del Lavoro di Termoli all’indomani della bufera di polemiche scatenatisi a seguito della denuncia di una ragazza della città dell’esistenza di presunte raccomandazioni o segnalazioni. Il responsabile dell’Agenzia della città adriatica Marcello Vecchiarelli ha iniziato a sentire gli ultimi giovani iscritti al Collocamento, i dipendenti dell’agenzia e le aziende che hanno inserito dei candidati dopo aver fatto richiesta, nell’ambito degli accertamenti interni annunciati ieri l’altro.
“Ho già iniziato ad ascoltare le prime testimonianze _ ha spiegato Vecchiarelli ieri mattina _ ed ho sentito alcuni imprenditori ed iscritti in cerca di un lavoro. A conclusione di questo periodo informativo che ha come obiettivo di chiarire cosa sia accaduto effettivamente e verificare la denuncia della ragazza, gli esisti dell’indagine saranno consegnati alla commissione disciplinare che è chiamata a stabilire l’eventuale sanzione da comminare al dipendente“.
Secondo la giovane rivoltasi allo sportello di Termoli, un impiegato avrebbe dichiarato che: “lavoravano solo chi dicevano loro” ovvero gli operatori dell’ufficio 10 del Collocamento. Una vicenda considerata dal responsabile: “gravissima che mina la grande attività che è stata fatta dall’Ufficio provinciale negli ultimi anni e soprattutto getta un velo sull’ufficio in generale che è inaccettabile. E’ un danno di immagine notevole e per questo abbiamo intenzione di chiarire fino in fondo l’accaduto“.
Vecchiarelli ha poi annunciato di aver invitato la ragazza che ha denunciato il caso con una lettera pubblica per sentire direttamente la sua versione affinchè ci sia un chiarimento completo. Una commissione disciplinare, inoltre, stabilirà sulla base degli elementi raccolti dallo stesso responsabile dell’Ufficio provinciale per l’impiego, l’eventuale sanzione. Il dipendente in questione che sembra sia stato già individuato, rischia una sospensione dall’attività per un periodo come come accaduto per i dipendenti dell’Asrem di Termoli all’indomani dell’indagine per assenteismo dei Carabinieri del Nas.
“Saranno sentite, in sintesi, tutte le parti in modo che non ci sia il minimo dubbio sulla bontà del lavoro svolto all’interno del Collocamento _ ha concluso Vecchiarelli _ perchè tutti gli iscritti hanno pari diritti e possibilità”.