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CAMPOBASSO _ Erano partiti nella mattinata di ieri diretti alla principale piazza di spaccio dell’area vesuviana i due corrieri napoletani che trasportavano un ingente carico di cocaina destinata al mercato molisano. Questa volta il sodalizio criminale cui erano legati aveva scelto di utilizzare proprio due giovani incensurati fornendo loro un’autovettura nuova di zecca, pensando di eludere i controlli; i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso che sin dalle prime fasi della cessione li tenevano costantemente sotto controllo, li hanno seguiti lungo tutto il percorso riuscendo a bloccarli nel centro abitato di Lanciano (CH) ove avrebbero dovuto tagliare e confezionare la roba per poi destinarla al mercato campobassano. Quando è scattato il blitz i due giovani corrieri non hanno nemmeno avuto la possibilità di reagire o accennare a una fuga. Sono stati bloccati all’interno della autovettura ove è stato rinvenuto, ben occultato in un intercapedine dell’abitacolo, un involucro contenente ben 120 grammi di cocaina purissima. Subito sono scattate le manette ai polsi di G.C. (30enne) e G.M. (20enne) entrambi residenti nei Comuni di Portici (NA), ma da tempo legati al capoluogo molisano, i quali dopo le formalità di rito sono stati associati presso il supercarcere di Lanciano.L’indagine condotta dai Carabinieri del Nor di Campobasso sin dal Febbraio 2008 ha preso spunto dall’eccessivo consumo di cocaina spacciata in prossimità di istituti scolastici superiori di Campobasso, poi sfociato negli ultimi 3 casi di overdose uno dei quali che ha fatto registrare la morte di un giovane tossicodipendente del capoluogo. Partendo quindi dai consumatori locali, l’indagine ha portato poi ad individuare prima i dettaglianti e poi i corrieri utilizzati da un noto clan camorristico operante nell’area vesuviana, conducendo prima all’arresto di I.A. e G.M. dello scorso mese di Gennaio (bloccati nel centro abitato di Venafro con ben 200 grammi di cocaina purissima) e poi all’operazione avvenuta nel primo pomeriggio di ieri.
La droga sequestrata, una volta tagliata, avrebbe fatto guadagnare alle casse del sodalizio almeno 40.000 euro da destinare al finanziamento di ulteriori attività criminali. Le indagini proseguono a ritmo serrato. Non si escludono ulteriori sviluppi.