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Bene, ci si deve vergognare a voler rendere Termoli più bella? Ci si deve vergognare ad arredare il centro cittadino con i fiori? Ci si deve vergognare a continuare a lavorare incessantemente per il bene della nostra città e portare avanti i progetti ideati e inseguiti da tempo seppure tra le mille difficoltà quotidiane e le emergenze in corso?
No. Noi non ci vergogniamo.
Non ci vergogniamo di essere l’amministrazione comunale che ha piantato più alberi e piante degli ultimi 10 anni, anche oggi gli operai sono al lavoro sul lungomare nord per curare il verde e sostituire gli alberi che non hanno attecchito (come accade sempre in percentuale quando si fa una piantumazione di oltre 3mila piante) con nuovi alberi.
Non siamo ridicoli se abbiamo restituito ai termolesi uno dei luoghi più belli di questa città, il Parco comunale, che la precedente amministrazione aveva lasciato all’abbandono. Non ci vergogniamo di avere la grande ambizione di pensare al futuro di Termoli con un teatro, un parcheggio in centro e una grande aree pedonale adatta ad accogliere bambini e turisti.
Siamo ridicoli se stiamo lavorando ogni giorno per attrarre i turisti con una nuova pista ciclabile che ci collegherà a quelle già esistenti dell’Abruzzo? Siamo ridicoli se stiamo asfaltando una gran parte delle strade della nostra città ascoltando una delle esigenze principali dei nostri concittadini? Strade che chi c’è stato prima di noi non ha mai manutenuto? Ci dobbiamo vergognare se abbiamo ereditato un depuratore al collasso e un altro con un groviglio di problemi burocratici e se, nonostante tutto siamo riusciti a concludere i lavori del depuratore del Sinarca e avere 3,5 milioni di euro di finanziamento dalla regione per risolvere in maniera definitiva i problemi del depuratore del Porto?
Se questo significa essere ridicoli allora dico che va bene anche essere ridicoli ma chi si deve vergognare è forse chi non sa più essere positivo, vedere e perseguire il bello e chi ormai fa solo una politica dell’odio a danno di se stesso e delle future generazioni.
P.s. Per le fioriere del Corso i cittadini non hanno speso un euro dato che rientrano si tratta di una donazione di un privato, cosa che accade in tutte le città del mondo. Prima di giudicare, ci si deve informare.”
Oscar Scurti
Consigliere Comunale