Entrambi i gol sono statti realizzati con un rigore e la partita tra il Termoli Calcio e L’aquila si chiusa in parità.
TERMOLI – Il Termoli debutta in casa con una squadra di livello: L’Aquila 1927, testa di serie del campionato, che nella scorsa stagione ha sfiorato la promozione in serie C. Furono proprio i giallorossi di Carnevale, nell’ultima giornata, ad infrangere i sogni di gloria degli aquilani, che infine pareggiarono al Cannarsa e fu promosso il Campobasso in lega PRO.
Per il Termoli è questo un test di verifica importante dopo il positivo esordio a Notaresco, battuto in casa con un sonoro due a zero. Mister Carnevale schiera la stessa formazione vincente a due punte: Barone e Piccioni. Risulta ancora infortunato Puntoriere.
Il clima è piacevole e i ritmi in campo sono subito vivaci. Si capisce che entrambe le formazioni non vogliono certo accontentarsi.
Ma proprio dopo pochi minuti, su azione offensiva del Termoli e conseguente tiro di Tribelli in diagonale verso la porta aquilana, una mano del difensore intercetta maldestramente la sfera in area, l’arbitro Sciolti di Lecce non ha dubbi e subito decreta la massima punizione in favore del Termoli. Barone si incarica di battere e realizza il gol che porta in vantaggio il Termoli. Esplode la gioia incontenibile della tifoseria giallorossa e di tutto lo stadio Cannarsa.
A questo punto, L’Aquila tenta di reagire per riequilibrare il risultato, mentre il Termoli gioca di rimessa e cerca di sfruttare qualche ripartenza in contropiede. Ma la reazione aquilana è flebile e, a parte qualche conclusione fuori misura, la difesa giallorossa fa buona guardia.
La ripresa vede gli abruzzesi più arrembanti, con diverse buone occasioni per realizzare, la più nitida sulla mezz’ora con Alessandretti, ma l’ottimo Palombo neutralizza in tuffo la palla insidiosa indirizzata a rete. All’ottantesimo un episodio che potrebbe rappresentare la svolta definitiva per la partita: L’Aquila resta in dieci giocatori. Alessandretti atterra Barone, lanciato a rete, e rimedia un cartellino rosso.
A questo punto, la partita potrebbe essere chiusa da Colarelli che, su assist in area da parte di Galdo, s’incespica con la sfera non riesce a depositarla in rete.
Per la dura legge del calcio, la beffa arriva quasi al novantesimo, con lo stesso Colarelli che sfiora la caviglia di Misuraca, entrato nell’area termolese, e quest’ultimo subito si sdraia a terra. Questa volta il rigore è decretato in favore dell’Aquila. Batte Banegas che riporta in parità il risultato. L’allenatore Carnevale viene espulso dalla panchina per proteste.
Il risultato non cambierà fino alla fine e si conclude così sull’uno a uno la partita. Possiamo dire che la squadra giallorossa nel complesso ha fatto una buona partita, ma ha sciupato proprio alla fine tutto il buon lavoro, perdendo la ghiotta occasione di incamerare il bottino pieno dei tre punti.
Il gol iniziale del Termoli ha costretto da subito gli aquilani ad attaccare e tra le loro fila certo non mancavano elementi in grado di mettere in difficoltà la compagine adriatica. Ma allo stesso modo, il Termoli aveva elementi e qualità per gestire e per colpire in contropiede.
Persino l’inaspettata superiorità numerica non è stata sfruttata al meglio e, comunque, va dato merito agli abruzzesi che ci hanno creduto fino alla fine, anche se uno strepitoso Palombo ha saputo vanificare tutte le loro iniziative a rete.
Una buona prova di carattere per la compagine aquilana e forse un po’ di superficialità da parte del Termoli che “regala” un rigore al novantesimo… Ma tant’è.
Adesso siamo certi che Mister Carnevale e il suo staff prepareranno con puntiglioso impegno la squadra e la trasferta contro l’insidioso Fossombrone. Quello che conta è che il Termoli calcio c’è e non si fa mettere sotto da nessuno.