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ASCOLI PICENO – Un Termoli in formazione d’emergenza e nel mezzo dei passaggi di consegne tra l’ex “presidente” Flaviano Montaquila e la dirigenza subentrante (ndr… sappiamo guidata da Nicola Cesare ma ancora non trapelano altri nominativi) giunge allo stadio “Don Mauro Bartolini” di Ascoli Piceno, con umiltà e consapevolezza della difficile situazione. Siede alla sua prima panchina con la squadra, il nuovo tecnico giallorosso Andrea Mosconi, che non ha potuto fare ancora molto, vista la ristrettezza dei tempi e l’indisponibilità di rincalzi.

Nell’undici termolese schierato dal mister, figurano già i primi acquisti: Zammarchi, Biaggi e Diahkate. Per il resto, c’è buona parte della squadra che era scesa in campo contro la Sambenedettese.
Palombo tra i pali, il granitico centrale Hutsol, Allegretti ed Esposito nella linea di difesa. Il centrocampo che ruota attorno a Galdean, Colarelli, Hysay, Biaggi e Diahkate, mentre Ricci e l’esterno Zammarchi dovrebbero rappresentare il reparto offensivo. Ancora infortunati Sicignano, Tracchia e Cannavaro (i primi due siedono comunque in panchina a sostenere la squadra).
I bianconeri dell’Atletico Ascoli scendono in campo con la voglia di vincere, dopo due pareggi consecutivi e forti del posizionamento nella terza piazza del girone.

La prima azione offensiva però è del Termoli, con il nuovo arrivato Zammarchi, dopo appena tre minuti, con una serie di dribbling si presenta in area, ma il tiro viene bloccato dal portiere marchigiano Galbiati. Dopo un paio di minuti è l’Ascoli a presentarsi sotto la porta di Palombo, che para un insidiosissimo colpo di testa di Maio. Ma è al decimo minuto l’azione che sblocca il risultato. Un incontenibile Colarelli con un preciso lancio, pesca Zammarchi sulla fascia sinistra che entra in area e tira un diagonale imprendibile per il portiere marchigiano. Il Termoli si porta così in vantaggio.

Una vera doccia fredda per i padroni di casa che tentano subito di reagire, ma non riescono a penetrare la difesa del Termoli, eccezion fatta per un tiro dalla distanza di Vecchiarello, alto sulla traversa, e un infido colpo di testa in area, a pallonetto, di Ciabuschi, che si appoggia sulla parte alta della traversa e sguscia fuori. Al 36’ minuto arriva l’occasione d’oro per l’Atletico Ascoli, quando Scimia, servito con un pregevole colpo di tacco di Minicucci, entra in area, Allegretti lo contrasta e cade giù. Il direttore di gara, il signor Cavacini di Lanciano, giudica falloso l’intervento del difensore termolese e assegna il rigore in favore dei marchigiani. Maio si incarica della battuta, ma Palombo si supera, in tuffo e in due tempi, para il rigore. Si arriva alla fine del primo tempo senza azioni degne di nota.

La ripresa vede subito i bianconeri in avanti, evidentemente alla ricerca del pareggio. Dopo appena tre minuti, infatti, è Scimia a presentarsi al tiro con un diagonale ravvicinato, ma Palombo pare e respinge la palla, dopo un “batti e ribatti” in area, la sfera tocca il braccio del difensore giallorosso Hutsol e l’arbitro decreta senza esitazioni la massima punizione.
Vibranti e inutili le proteste del Termoli, che invocava l’assoluta involontarietà del contatto. Questa volta sarà Minicucci a battere e realizzare il rigore, riportando il risultato in parità.

I marchigiani euforizzati, vorrebbero riprendere in mano le redini della partita e ribaltare il risultato, ma non riescono a produrre granché. Al 16’ minuto, sarà invece Colarelli, su calcio di punizione esemplare, a infilare millimetricamente la sfera sotto l’incrocio dei pali, dove Galbiati non ci arriva. Il Termoli così torna in vantaggio e sul 2 a1 fissa il risultato, che non cambierà fino al triplice fischio finale.

Risultato insperato per il Termoli, vista la precaria situazione e considerato che non ha potuto effettuare alcun cambio nei novanta minuti di gioco, ma che è sceso in campo concentrato e con la voglia di fare bene. La buona sorte, una volta tanto, è stata anche amica dei colori giallorossi, ma va dato soprattutto merito ai ragazzi che in campo hanno lottato e ci hanno creduto fino alla fine. Va, infine, segnalato il positivo esordio del nuovo arrivo Zammarchi, calciatore di qualità, che si è subito distinto segnando e mostrando pregevole tecnica e rapidità: una vera spina nel fianco dei marchigiani.


La prossima sfida per il Termoli sarà in casa, contro la Recanatese. Uno scontro diretto e difficile, considerato che entrambe le squadre hanno gli stessi punti e navigano in bassa classifica. Necessita però la compagine di Mosconi di nuovi inserimenti, che si spera possano arrivare al più presto (si prevedono già per la prossima settimana nuovi arrivi). Ad oggi, non possiamo pretendere di meglio e di più da una rosa così risicata e senza rincalzi, che sta facendo a dir poco miracoli.