Sciopero e manifestazione autorizzata: la bandiera palestinese sventola anche sul Municipio.

TERMOLI – Centinaia di studenti delle scuole superiori hanno sfilato per le vie del centro al grido di “Free Palestine”, chiedendo il riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese da parte dell’Italia. “Altri Paesi lo hanno già fatto, l’Italia ancora no”, hanno dichiarato i giovani manifestanti.
La protesta, partita da piazza Sant’Antonio, ha visto la partecipazione anche di studenti provenienti da Campobasso, docenti, sindacati e cittadini. “Siamo accusati di non organizzare scioperi. Davanti a un genocidio, noi studenti abbiamo risposto presente. Questa è una manifestazione apartitica: di fronte ai bambini uccisi e agli ospedali bombardati, non si può scegliere un’idea politica. Bisogna essere uniti“, hanno affermato.
Un momento simbolico ha segnato la giornata: autorizzati dal sindaco Nicola Balice, alcuni studenti hanno appeso la bandiera della Palestina sulla facciata del Municipio, tra gli applausi dei presenti. Lo sciopero è stato indetto da diverse sigle sindacali del comparto istruzione e ricerca: Cup, Sgb, All Varese, CsLe, Conalpe, Conf.Sai, Cup Sur, Usb Pi e Usb. Numerosi insegnanti molisani hanno aderito con l’astensione dalle lezioni.
In questo contesto, il comunicato dell’Unione Sindacale di Base Federazione Abruzzo e Molise ha espresso una posizione netta: «Palestina libera, Italia libera, Europa libera. Liberi dal cappio dell’economia di guerra, liberi dalle mistificazioni di una informazione serva del potere, liberi da organizzazioni sindacali che favoriscono i padroni impoverendo i lavoratori, finalmente liberi. Questa fantasiosa teoria, che ci viene propinata in modo asfissiante, secondo cui occorre ulteriormente ridurre la spesa pubblica per sanità, scuola, trasporti e servizi perché occorre investire in armi è totalmente falsa. La realtà è che il sistema capitalista è al capolinea. Occorre opporsi ora, organizzarsi, partecipare. Basta tagli ai servizi pubblici, alzate i salari e abbassate le armi. Palestina libera, Israele fuori da tutti gli accordi economici con il nostro governo. Lo Stato sionista di occupazione deve essere sottoposto a boicottaggio, disinvestimento e sanzioni. La manifestazione e lo sciopero di oggi dimostrano che l’unione tra studenti e lavoratori può cambiare la politica. USB sarà sempre al fianco dei partecipanti. Con la Palestina nel cuore».


















































































(FOTO ANTONELLO MANOCCHIO)