Ingegnere Gammieri: «Gli ridiamo la dignità che merita».

TERMOLI – Dopo anni di silenzio e degrado, Palazzo Crema, uno degli edifici storici più rappresentativi del centro cittadino, si prepara a tornare protagonista. Costruito nel 1920, il palazzo si sviluppa su quattro livelli e ospitava sette abitazioni e un laboratorio. La sua struttura in mattoni a vista, i balconi alla romana e le colonne in cemento raccontano un’epoca architettonica ormai lontana, ma ancora viva nella memoria urbana.
Una delle facciate dell’edificio si affaccia sulla suggestiva Scalinata del Folklore, da tempo in condizioni fatiscenti, simbolo di un patrimonio che attendeva da anni un intervento di recupero.
Ora, grazie a un progetto di risanamento conservativo, l’edificio tornerà a nuova vita. A guidare l’intervento è l’ingegnere Maurizio Gammieri, che ha commentato sui social: «Gli ridiamo la dignità che merita; ovviamente non sarà una demo-ricostruzione, ma un risanamento conservativo».
Nell’ ordinanza comunale n. 304 del 22 settembre 2025, che stabilisce le condizioni per garantire la sicurezza dell’ intervento, si legge che la ditta Gargano Esco S.r.l., con sede a Foggia, ha ricevuto dal Comune di Termoli l’autorizzazione per l’occupazione temporanea del suolo pubblico per un periodo di 365 giorni, a partire dal 22 settembre 2025. I lavori interesseranno i prospetti su via C. del Croix, via Aubry e quello sulla Scalinata del Folklore, dove l’area sarà destinata all’installazione di impalcature.
Un futuro da albergo?
Oltre al recupero architettonico, si fa strada l’ipotesi di una nuova destinazione d’uso per Palazzo Crema. Secondo indiscrezioni, l’edificio potrebbe essere trasformato in una struttura ricettiva, forse un albergo, contribuendo alla valorizzazione turistica del centro storico di Termoli.








