Partita a reti inviolate allo stadio Cannarsa: Termoli ancora senza vittoria da otto giornate, applausi per Giacomarro e omaggio a Perino.

TERMOLI – Partita a reti inviolate quella contro il Sora allo stadio Cannarsa di Termoli. I giallorossi di mister D’Adderio non riescono ad uscire da questa impasse: da ben otto giornate non riescono a trovare la strada della vittoria: incassando sette pareggi ed una sconfitta.
Peraltro, il Sora non è squadra da sottovalutare, a pari punti in classifica, guidata in campo da Domenico Giacomarro, non dimenticato allenatore del Termoli delle annate dal 2012 al 2014. In quegli anni sfiorò persino la promozione in Serie C.
Prima dell’avvio di partita, infatti, lo stadio gli ha tributato un caloroso e corale applauso. Allo stesso tempo, il capitano della squadra giallorossa, Giacomo Romano, ha consegnato in tribuna un mazzo di fiori ad Angela, moglie di Lorenzo Perino, storico e immancabile tifoso del Termoli, scomparso appena una settimana fa.
Mister D’Adderio schiera in campo il suo rodato modulo: il tre-cinque-due. Rientra dalla squalifica il torreggiante centrale Magnani, affiancato in difesa da Avolio e Biguzzi.
In attacco, come nella scorsa partita, si vede Manara dal primo minuto, affiancato a Romano, lasciando per il momento Cancello in panchina.
La partita sembrerebbe partire vivace, con un Termoli da subito arrembante e alla ricerca del gol, però man mano i ritmi si affievoliscono. Da segnalare al 17’ minuto, una buona azione di Colabella che si invola sulla fascia sinistra e serve un bel cross in area per Romano, che viene anticipato di un soffio da un difensore del Sora.
Al 34’ minuto è Colabella a colpire di testa direttamente su rimessa laterale, la palla lambisce il palo e manca di poco la marcatura.
Il primo tempo si chiude senza grosse emozioni.
Di altro taglio la ripresa, dove il Termoli mostra decisamente un piglio diverso in campo, più aggressivo e intraprendente. Ma il Sora fa comunque buona guardia, cercando di sfruttare le azioni di rimessa. Dopo appena un paio di minuti, il Termoli guadagna una ghiotta punizione dal limite dell’area, la conclusione di Colabella aggira la barriera ed esce davvero di poco a lato.
Dopo un altro paio di minuti, al 51’ minuto, è ancora il Termoli con Biguzzi a provarci in diagonale, ma il suo tiro teso e forte manca di poco lo specchio della porta. Al 58’ minuto altra azione del Termoli degna di menzione con Romano che intercetta un lungo traversone sulla fascia destra, si accentra e tenta di sorprendere in diagonale il portiere ciociaro, che in tuffo devia la palla fuori dallo specchio della porta, sulla ribattuta accorre Antonacci che però spedisce fuori.
Al 78’ minuto è Manara a mancare una buona occasione, dopo aver ricevuto un’ottima palla in area da Avolio, ma la sua conclusione viene respinta ancora una volta dall’estremo difensore sorano, Kladias Laukzemis. Non passa neppure un minuto, che è Romano a ricevere in area da un preciso cross di Antonacci, l’attaccante giallorosso è bravo a girarsi e concludere in porta, ma l’immancabile Laukzemis si stende e devia in angolo.
Ultimi minuti molto concitati, con un Sora guardingo e abbastanza schiacciato in difesa, pronto a vanificare le incursioni offensive del Termoli e difendere un pareggio, tutt’altro che trascurabile al Cannarsa, contro i diretti concorrenti in classifica. Nonostante tanta generosità dei giallorossi, si arriva dunque al triplice fischio finale del direttore di gara, il signor Palmisano della sezione di Saronno, con il risultato di zero a zero.
Nel secondo tempo si è visto un Termoli decisamente migliore, più determinato e combattivo, ma resta sempre la sensazione che a tanta quantità non sempre corrisponda la giusta qualità. Molte azioni potevano davvero concretizzarsi e risolvere la partita: troppo spesso si sciupano occasioni che potrebbero far la differenza in ogni partita.
Certamente, commentare da fuori è molto comodo e stare in campo è altra cosa, ma la differenza tra un fuoriclasse e un buon calciatore sta proprio in questo scarto: il vanificare il meno possibile e concretizzare il più possibile. I ragazzi di D’Adderio hanno comunque lottato fino all’ultimo e non gli si può chiedere di più.
Il Sora, dal canto suo, ha una squadra sulla carta per nulla marginale, con calciatori d’esperienza, alcuni come Trotta o Curatolo hanno persino calcato campi professionistici come la serie A. Da menzionare l’ottimo centrale Bassini, che seppur non giovanissimo, soprattutto nel primo tempo ha davvero murato la retroguardia ciociara, e poi il ventenne portiere Laukzemis che pareva davvero in stato di grazia. Senza contare infine il fatto che il tecnico del Sora Giacomarro non è certo l’ultimo degli arrivati.
Tutto questo per dire che comunque il Termoli è ancora in corsa ed ha ancora discreti margini di crescita, soprattutto se si riesce a migliorare quello scarto qualitativo di cui sopra, che può consentire alla squadra di portare a casa risultati più premianti, equivalenti alle occasioni e al gioco espressi in campo.
La prossima trasferta contro la Sammaurese, fanalino di coda della classifica, potrebbe essere una buona occasione per riprendere fiato e morale. Come abbiamo sempre detto, le potenzialità ci sono tutte.























































