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Pareggio combattuto al Savini: Termoli sfiora il colpaccio, ma viene raggiunto nel finale.

NOTARESCO – Trasferta non facile per il Termoli Calcio al Savini di Notaresco. Gli abruzzesi, forti del loro piazzamento nella parte alta della classifica e reduci da un pesante pareggio in casa della capolista Ostiamare, vorranno proseguire con lo stesso trend positivo.
Tuttavia, i giallorossi non si lasciano intimidire e mister D’Adderio schiera dal primo tempo una formazione particolarmente offensiva. Inserisce subito Staffa al posto dello squalificato Ceesay.

Dopo appena un paio di minuti, è Ciutti del Notaresco a mancare l’aggancio in area su cross di Infantino. La prima occasione per il Termoli arriva al 5’ minuto: tutto parte da un cross in area di Staffa, rifinito da Antonacci che appoggia dietro all’accorrente Cancello: l’attaccante giallorosso scarica un potente rasoterra che sfiora il palo alla destra dell’estremo difensore abruzzese. Al quarto d’ora, è ancora Ciutti per il Notaresco a recuperare un pallone insidioso nell’area del Termoli, ma la sua conclusione, dritta in porta, trova un pronto Iannaccone e respinge la bordata. A questo punto la partita, caratterizzata da un atteggiamento misurato da parte di entrambe le compagini, vede un Termoli che cresce gradualmente e diventa egemone nel campo.

Al 35’ minuto la svolta, da una potente rimessa laterale di Biguzzi, che è quasi un corner, raggiunge Magnani in area che fa da torre per Cancello, questa volta il bomber giallorosso non sbaglia e infila freddamente la sfera nella rete del Notaresco. Uno a zero per il Termoli.
Il Notaresco, subita la marcatura, vacilla e tenta di reagire ma senza produrre nulla di particolarmente preoccupante per il Termoli, che controlla agevolmente e conclude un eccellente primo tempo.

Nella ripresa, il Notaresco attua diverse sostituzioni e cerca di reagire, proponendosi in modalità più offensiva. Al 20’ minuto, dagli sviluppi di una punizione di Arrigoni si crea una pericolosa situazione nell’area del Termoli, sventata dall’onnipresente centrale Magnani.
D’Adderio, per decomprimere la pressione degli abruzzesi e rivitalizzare la squadra, avvia alcune sostituzioni tattiche. Dapprima inserisce Colarelli al posto del bravo ed esausto Staffa. Poi inserisce il mobilissimo Manara e richiama in panchina RomanoA onor del vero, l’attaccante giallorosso ci è parso piuttosto deconcentrato e non particolarmente in forma.

Saranno proprio i nuovi ingressi in campo, a propiziare la più nitida azione per il possibile raddoppio del Termoli. Manara si trova a tu per tu col portiere abruzzese che, in uscita, respinge la palla e lo travolge, sulla respinta sopraggiunge Colarelli che purtroppo conclude alto sulla traversa, a porta praticamente sguarnita. Poteva essere davvero il raddoppio e la messa in sicurezza del risultato per il Termoli, ma tant’è.

Il Notaresco però non ci sta a perdere e cerca in tutti i modi la strada del gol. I giallorossi a questo punto pensano maggiormente a difendersi e giocare di rimessa, subendo la prevedibile iniziativa dei padroni di casa. Dopo una pericolosa conclusione di Infantino, deviata fuori, quasi alla mezz’ora della ripresa, dagli sviluppi del conseguente calcio d’angolo, il Notaresco agguanta il pareggio.

Battuta di Arrigoni dalla bandierina e la palla arriva in area ai piedi di un indisturbato Pistillo che conclude a rete. Nulla può l’incolpevole portiere Iannacconela leggerezza è evidentemente nella difesa giallorossa, forse rimasta un po’ troppo “imbambolata”.

L’ultimo quarto d’ora è abbastanza concitato ma non accadrà nulla degno di menzione, a parte l’espulsione dell’allenatore del Notaresco, Roberto Vagnoni, e le proteste di Manara che reclama il rigore per aver subito l’atterramento da parte del portiere del Notaresco. Dal nostro punto di vista (vedi dettaglio foto), sembrerebbe che l’aggancio ci sia stato davvero sulla gamba dell’attaccante giallorosso, tuttavia, il direttore di gara, il signor Giannì di Reggio Emilia, forse non era nella posizione di vederlo con sicurezza e magari non se l’è sentita di assegnare la massima punizione al novantesimo minuto.

Va detto che la sua direzione di gara è stata caratterizzata da un arbitraggio molto all’inglese, con poche interruzioni. Come ribadiamo spesso, questo tipo di arbitraggio risulta sempre positivo e premiante per le partite.
Pareggio assolutamente non disprezzabile per il Termoli, anche se resta in bocca un po’ l’amaro dell’occasione perduta. Possiamo dire che il Termoli non ha vinto, ma ha convinto.

È vero che il reparto di centroattacco talvolta difetta di qualità, ma ci può stare. Bisogna tener conto del fatto che il Termoli si confronta con piazze le cui squadre sono costruite con budget incomparabili e di gran lunga superiori. Il Termoli è composto prevalentemente da giovani, che rientrano in una progettualità di lungo termine su cui costruire una rosa, anno per anno. Fulvio D’Adderio parlava almeno di un piano triennale.

Qualsiasi squadra che i giallorossi hanno incontrato, tranne rarissime eccezioni, ha dovuto faticare non poco per imporsi o uscirne indenne dal campo di gioco. È unanime l’opinione che le altre squadre hanno quando devono incontrare il Termoli: squadra ostica e solida, in cui tutto è possibile e nulla scontato.

Questo è lo spirito, combattivo e senza complessi di inferiorità, con cui immaginiamo i ragazzi di D’Adderio affronteranno anche la “carrozzata” capolista dell’Ostiamare.