LARINO _ L’incontro di martedì scorso con le Associazioni “Larino Viva” e “LARINascita”, nei locali del Convento dei cappuccini, ha visto la presenza di Franco Novelli, coordinatore regionale, Leo Leone e una parte dei componenti del direttivo di LIBERA del Molise. L’Associazione promossa da Don Ciotti e fondata nel 1995 contro le mafie e per la promozione della cultura della legalità in Italia e nel mondo. Oggi LIBERA è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, scuole, gruppi e realtà di base con una espansione anche in altri paesi del mondo a dimostrare che di cultura della legalità ce n’è bisogno in Italia, ma, anche, in altre parti del mondo, soprattutto oggi che il mondo vive una crisi profonda e la fine di modello di sviluppo che continua, però, a lasciare alla criminalità organizzata spazi ampi per il valore assoluto che questo sviluppo dà al denaro, l’unico, vero obiettivo delle mafie.

Oltre al tema della legalità, con particolare riferimento al nostro Molise, i presenti si sono confrontati su un altro: il territorio, che ha visto, sin dalla loro nascita, da sempre impegnate Larino Viva e LARINascita, per i rischi che esso corre con le scelte del governo Berlusconi, che ha dato campo libero alla speculazione e tolto ossigeno agli enti locali, e di quelle di Michele Iorio per la mancanza di una programmazione e per aver dato spazio a scelte che puniscono la nostra Regione e, in particolare, il Basso Molise. Spetta soprattutto alle associazioni ed ai movimenti liberi, costretti a sostituirsi ai partiti, rivitalizzare la società civile, nel Molise in modo particolare, dove l’opposizione è ridotta ai minimi termini e senza idee, venendo a mancare al suo ruolo politico.

Sta, anche qui, lo strapotere di Michele Iorio e dei suoi più stretti collaboratori. La nascita di un presidio di LIBERA a Larino, la città che vede protagoniste due associazioni impegnate culturalmente e politicamente, apre la strada alla nascita di una rete di presidi ed alla possibilità di un reale coordinamento di realtà che, oggi, hanno il principale compito di coinvolgere e, possibilmente, di convincere, con le iniziative e le proposte, soprattutto i giovani e le donne, gli onesti e quanti hanno a cuore i valori, come quelli scritti nella Carta Costituzionale, che restano pilastri per non vivere le barbarie che si vivono oggi.

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