Antonio Di Brino
TERMOLI – “Per l’ampliamento della Momentive è necessaria la Vis: valutazione di impatto sanitario con uno studio aggiornato sull’insorgenza delle patologie tumorali tra la popolazione che non c’è”. Lo ha dichiarato l’ex sindaco Basso Antonio Di Brino, molto critico nei confronti del progetto della multinazionale chimica e dello stesso sindaco Angelo Sbrocca. “Non è vero che non possiamo opporci – ha proseguito l’ex sindaco -, non è vero che la Regione abbia rilasciato l’autorizzazione con pareri favorevoli. Difatti tra le prescrizioni previste esiste quella del Dipartimento di Prevenzione dalla quale emerge in maniera incontrovertibile che “il giudizio è condizionato dalla disponibilità, allo stato attuale, di dati conoscitivi parziali e datati circa l’incidenza delle produzioni industriali sullo stato di salute della popolazione attuale”, il che significa: in assenza di dati certi sulla mortalità, il giudizio non può essere positivo ma appunto “condizionato”. Pertanto ė falso affermare come fa Sbrocca che in assenza del registro dei tumori la Regione abbia rilasciato parere favorevole“.

Sempre secondo Di Brino: “la verità è un’altra, la Regione ha rilasciato un parere con la prescrizione di attivare un processo di monitoraggio sulla salute dei cittadini e Sbrocca che, da Sindaco, è la massima autorità sanitaria sul territorio dove insiste la Momentive, è il primo responsabile ed in caso di negligenza gliene chiederemo conto con tutta la nostra forza“.

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