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CAMPOBASSO _ L’assessore regionale all’edilizia, Luigi Velardi, è intervenuto con la massima tempestività per una delibera di giunta regionale una finalizzata a sospendere, per un ragionevole periodo di tempo, la riscossione dei nuovi canoni di edilizia popolare“In questo momento così difficile della nostra economia – ha dichiarato Velardi – che ha creato grossi problemi nelle fasce più deboli della nostra popolazione non poteva mancare un’azione concreta di solidarietà da parte del governo regionale, secondo indicazioni che stanno particolarmente a cuore al Presidente Iorio. Diversi provvedimenti del governo nazionale vanno nella direzione di un sostegno alle famiglie e ai ceti più indigenti. Non dobbiamo neppure dimenticare che gli indicatori sulla povertà in Italia pongono il Molise fra le regioni più esposte , dove maggiormente si avvertono i contraccolpi di una crisi economica che sta portando ad una profonda crisi del sistema produttivo. Su queste situazioni non si deve fare speculazione politica, ma semplicemente prendere atto di un momento di grave difficoltà e prendere le misure necessarie.
La Delibera di Giunta regionale, che ho concertata col Presidente Iorio, non appena adottata, verrà inviata in Consiglio regionale per la presa d’atto e per ottenere una sostanziale condivisione di tutte le forse politiche sulla iniziativa “.
Il provvedimento preannunciato dovrà autorizzare gli IACP di Campobasso e Isernia a non procedere alla applicazione degli aumenti agli attuali canoni , che oggi è obbligatoria per effetto del Regolamento di attuazione dell’art. 20 della legge regionale n. 17 del 2006. Il predetto Regolamento è stato approvato in Consiglio regionale il 30 settembre 2008, con il voto di astensione delle opposizioni. La terza Commissione del Consiglio regionale , prima di proporre il Regolamento all’approvazione dell’Assemblea regionale, ha effettuato una serie di audizioni con le Associazioni dei Comuni, i Commissari degli IACP ed altre associazioni interessate, proprio per giungere ad un provvedimento condiviso ed equo, che fosse cioè in girando di non penalizzare troppo gli inquilini delle case popolari, ma nello stesso tempo fosse nella condizione di reperire le risorse necessarie alla manutenzione degli alloggi. La scelta di fondo, largamente condivisa, è stata quella di far contribuire, anche se solo in parte, gli inquilini alla manutenzione degli alloggi da loro stesso abitati, in modo da non gravare esclusivamente sulle finanze degli Istituti, che non sono in grado di garantire contemporaneamente la manutenzione e la costruzione di nuovi alloggi. Si è trattato di una scelta obbligatoria, ma anche in qualche misura ispirata da un criterio di equità e di responsabilità, dal momento che l’inquilino di una alloggio dovrebbe quantomeno contribuire alla manutenzione dello stesso.
Con la sospensione della riscossione – ha dichiarato l’assessore Velardi – non intendiamo rinnegare i principi di fondo che hanno ispirato la legge di riforma dell’edilizia residenziale pubblica. Voglio solo ricordare che il Regolamento approvato l’anno scorso , oltre ad introdurre il principio della compartecipazione dei detentori degli alloggi quantomeno alla manutenzione , aveva anche altre finalità : – eliminare le disparità di canone legate all’anno di costruzione dell’alloggio, introducendo invece la quantificazione del canone al reddito familiare; – eliminare le disparità di canone, a parità di condizioni, fra i due Istituti di Campobasso e di Isernia. Non intendiamo – ha proseguito l’assessore Velardi – rinunciare alla filosofia di fondo della legge, che continuo a reputare una legge necessaria , di grande equità e civiltà. Rilevo, comunque, che i casi denunciati dalla stampa e sui quali alcuni esponenti della sinistra hanno innestato una polemica del tutto demagogica, volta a cavalcare la protesta, del tutto priva di qualsiasi riscontro di verità e frutto di una lettura sommaria del provvedimento, dimenticando che in Consiglio , all’atto di approvazione del Regolamento, si sono astenuti, e, mettendo da parte, soprattutto, le tante reprimende, alla Catone, rivolte alla Giunta di smetterla con l’assistenzialismo. Non far pagare un canone, commisurato al reddito, di un alloggio di proprietà pubblica non diventa assistenzialismo di bassa lega ?
. Fermo restando – ha dichiarato Velardi – che nel futuro la legge verrà integralmente applicata , assicuro che verranno effettuati tutti i controlli per non recare danno a nessuno. L’iniziativa che sto portando avanti è, invece, ispirata da altre motivazione, cioè quella di attivare una sospensione per far fronte allo stato di emergenza sociale che in questo momento rappresenta è per noi la priorità fondamentale , è la misura essenziale di una sensibilità dell’Assessore , del Presidente e dell’intera Giunta e dell’intera maggioranza verso persone e famiglie meno fortunate”.