TERMOLI – Derby molisano sfortunato per il Termoli di Massimo Carnevale, al rientro in panchina dopo la pesante e assurda squalifica di quattro giornate. Gli adriatici, reduci da due pesanti sconfitte consecutive, erano andati con il proposito dichiarato di ribaltare la serie negativa. Centocinquanta tifosi giallorossi (autorizzati dalla prefettura) arrivano a sostenere la propria squadra allo stadio Lancellotta di Isernia, gremitissimo per l’occasione.
I biancocelesti dell’Isernia, dal canto loro, sono abbastanza galvanizzati dall’insperato pareggio strappato fuori casa contro la capolista Chieti e, certamente, sotto gli spalti casalinghi vogliono fare bella figura. Viene fortunatamente scongiurata alle squadre l’infausta previsione climatica di una pioggia battente, quantomai fastidiosa in campo. Si giocherà sotto un cielo plumbeo ma piacevole e senza rovesci.
Carnevale schiera in campo la classica formazione a due punte, con Puntoriere e Cancello. Rientra anche il roccioso e prezioso difensore centrale Houtsol dopo il turno di squalifica, invece, al posto dello squalificato esterno Barchi posiziona Mariani. L’avvio è buono per il Termoli, concentrato e dinamico in campo. Al 10’, alla prima occasione concreta, passa in vantaggio con Puntoriere, che su cross di Mariani da sinistra, incorna in area la sfera e batte inesorabilmente il portiere pentro Draghi.
Sull’uno a zero i giallorossi euforizzati potrebbero raddoppiare dopo un paio di minuti, ancora con l’implacabile Puntoriere, che supera l’ultimo difensore isernino e si ritrova lanciato verso la porta, ma il tiro dell’attaccante termolese lambisce solo il palo. Occasione sprecata.
A questo punto, accusato il colpo, gli isernini si riorganizzano e iniziano a macinare gioco e a riequilibrare l’incontro. Al 25’ arriva il pareggio dell’Isernia, a causa di un clamoroso errore della difesa termolese, che lascia sfilare un pallone centrale, che si ritrova tra i piedi dell’attaccante pentro Facundo Cascio, che infila facilmente l’incolpevole portiere giallorosso Palombo. La vetusta regola del “gol mancato gol subito” segna troppo spesso le dinamiche della squadra di Carnevale, che sciupando clamorosamente le occasioni di infliggere il “colpo di grazia”, alla fine riapre i giochi della squadra avversaria.
A questo punto, il Termoli non vuole demordere, ma l’Isernia si riorganizza e lascia pochi spazi in campo. Una buona occasione al 37’ ce l’ha l’attaccante giallorosso Cancello, lanciato da un lungo cross in verticale di Tribelli, si ritrova a sferrare un diagonale a volo dal limite dell’area pentra, ma Draghi fa buona guardia e in tuffo respinge la sfera. Si va così al riposo sull’uno a uno.
Nella ripresa, la prima buona occasione è per il Termoli al 5’: il portiere isernino, in uscita incerta su traversone, “smanaccia” la palla che però arriva sui piedi di Cancello, l’attaccante in corsa, sottoporta e in ritardo, colpisce male e manca lo specchio della porta. L’ennesima clamorosa occasione mancata da parte dei giallorossi, che sarà il viatico al gol del vantaggio isernino, al quarto d’ora della ripresa, sugli sviluppi di calcio d’angolo. La palla attraversa l’area piccola e la difesa giallorossa resta imbambolata, ne approfitta l’attaccante biancoceleste De Filippo, che infila lesto la palla in rete e porta in vantaggio l’Isernia.
A questo punto il Termoli, che accusa il colpo, va in confusione e la squadra di casa prova a sferrare il colpo di grazia, ma i tentativi di De Filippo e Bainotto, dalla distanza, restano infruttuosi. Una lotteria di cambi, da parte della panchina giallorossa, non migliora la situazione. l’innesto di Barone e Piccioni, per irrobustire il centroattacco, appare quello più conseguente data la situazione critica, dove ormai i giallorossi devono tentare il tutto per tutto per ristabilire la parità.
Azione del possibile pareggio del Termoli arriva all’ottantesimo minuto, con Houtsol a far da torre e servire di testa Puntoriere, il migliore in campo del Termoli, che sferra una cannonata respinta dall’ottimo Draghi, che poi interviene ancora su ribattuta di Barone.
Negli ultimi minuti, sarà proprio l’estremo difensore dell’Isernia il protagonista della partita, una vera “saracinesca” che neutralizzerà tutte le incursioni dei giallorossi alla ricerca disperata del pareggio. L’Isernia si arrocca a difesa del risultato pronta a sferrare qualche velenoso contropiede.
A cinque minuti dalla fine ci prova Mariani, che recupera palla in area su traversone dalla distanza, ma arriva il difensore pentro Franzese a murare sottoporta la sua conclusione a rete. Nonostante il disperato assedio dei giallorossi, il risultato al triplice fischio si fisserà sul 2 a 1 per gli isernini.
Poco da dire e molto da fare per il Termoli di Massimo Carnevale, che ha lottato e non ha demeritato su un campo certamente non facile (ma oggi nessun campo pare essere facile). Dopo il vantaggio avrebbe potuto sferrare il raddoppio e forse oggi racconteremmo una storia diversa, ma con i “se” non si cambia la realtà, che oggi vede un Termoli alla terza sconfitta consecutiva e precipitare in una crisi seria, tattica e psicologica.
Il reparto mediano e difensivo sono quelli apparsi più in sofferenza: incassare nove gol in tre partite è un dato che deve far riflettere e su cui la squadra dovrà lavorare a fondo. Ad ogni modo, l’Isernia ci ha creduto fino alla fine ed ha conquistato così una vittoria preziosa, lasciando il Termoli fermo a otto punti, più o meno a metà classifica.
Forse, per quanto visto in campo, un pareggio sarebbe stato il risultato più equo, ma questo è il calcio che punisce impietosamente chi sciupa le occasioni determinanti. Il Termoli purtroppo oggi ha sciupato.
Mercoledì prossimo ci sarà la partita di anticipo in casa, contro l’Ancona, squadra blasonata e certamente da non sottovalutare. Se ha insegnato qualcosa sin qui questo campionato, sappiamo che ad oggi non esistono squadre facili e in campo tutto può accadere.
Ad ogni modo, l’imperativo per la squadra giallorossa resta più che mai quello di fare risultato, altre alternative non ve ne sono.