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CAMPOBASSO _ Ecco perché a Roma “bastonano” il Molise e “tartassano” i molisani. Ecco perché non possiamo riconsegnare i nostri destini al modello Michele. Decine e decine di incentivi all’esodo, pratica costata parecchi milioni di euro. Massiccio ricorso ai “comandi”, cioè trasferimenti (e quindi costi). La Regione Molise – così come certificato dai funzionari ministeriali – ha aggirato le prescrizioni dettate dal Piano di Rientro. Questa mattina un Consiglio regionale depotenziato e a ranghi ridotti ha affrontato, in seduta monotematica, il vulnus più evidente della nostra regione. Iorio e i suoi uomini ci lasciano in eredità solo macerie e fra queste la Sanità colabrodo che assorbe risorse ma taglia servizi -che hanno ideato per noi in questi tanti anni di potere.

Nelle scorse settimane ho presentato assieme ai colleghi dell’Italia dei Valori e a Paolo di Laura Frattura una interrogazione al Presidente Iorio circa le motivazioni per le quali i funzionari ministeriali che a Roma valutano le nostre performance in ambito sanitario avessero pesantemente bocciato le azioni messe in campo dal presidente-commissario “a metà” Michele Iorio. Naturalmente l’interrogazione è rimasta senza risposta. Ma nonostante questo qualche informazione in più, adesso, siamo in grado di fornirla. Incentivi all’esodo: nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012 74 professionisti sono stati “pagati” per andare in pensione. Il costo dell’intera operazione. Oltre 11 milioni di euro.

La necessità del massiccio ricorso a tale pratica è rinvenibile, così come scrive Percopo, nella nuova mappa della sanità molisana, alle prese con la riorganizzazione, le dismissioni e gli accorpamenti dei servizi sanitari. Il Tavolo tecnico ha contestato duramente le modalità di azione e quindi si è deliberato di revocare ex nunc quegli stessi provvedimenti varati nel 2010 disponendo – per l?anno 2012 – il non utilizzo dell’istituto della rottamazione fatti salvi i procedimenti amministrativi avviati nell’anno 2010 con conclusione nel 2012. L’elenco è lungo, con tanti casi eclatanti ed è particolarmente oneroso! Ad esempio fra i rottamati a suon di migliaia di euro ci sono anche l’ideatore del movimento politico “Progetto Molise” e l’ex commissario liquidatore delle Asl che – da rottamato della Sanità con oltre 213mila euro – adesso cavalca l’onda dei rottamatori di casa nostra. 

Istituto del comando: in 3 anni, ben 168 professionisti hanno usufruito della possibilità concessa dalla legge ma espressamente vietata dalle prescrizioni del Piano di rientro dal deficit! Nel 2009 sono stati autorizzati 30 comandi, 49 nel 2010, 45 nel 2011 e 44 nell’anno in corso, questi ultimi con effetti che si dispiegheranno nel 2013. Come è arcinoto, il Tavolo Tecnico del 20 luglio scorso aveva evidenziato la stranezza del massiccio ricorso alla pratica del “comando” che di fatto secondo i funzionari ministeriali- si configura come assunzione.

Fatto questo impossibile visto il regime di rientro dal debito al quale siamo sottoposti dopo le follie in ambito sanitario dei nostri “eroi”…. Ebbene, se analizziamo solo i rinnovi autorizzati nel 2012, balzano agli occhi 4 assunzioni attraverso l’istituto del comando e 40 autorizzazioni al trasferimento presso l’Asrem di Campobasso (nella stragrande maggioranza dei casi da Pesaro, Ancona, Rimini, Modena, Treviso, Prato, Roma, Pavia, Milano, Melegnano, Parma, Bologna, Siena, Napoli, Pisa, Ferrara, Chieti, Benevento, Rovigo). La Sanità non deve più essere una merce di scambio.

Salvatore Ciocca (Federazione della Sinistra)

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2 Commenti

  1. Bravo Ciocca è vero che non possiamo riconsegnare i nostri destini al modello Michele ma chiedo gli altri consiglieri di centro sinistra cosa hanno fatto in questi anni forse hanno condiviso e contribuito attivamente al modello Iorio (non solo nell’ambito della sanità). E’ ora di aprire gli occhi POPOLO mandiamoli tutti a casa destra e sinistra tanto non sono differenti.