Video della contestazioni dei balneatori.
BandieraBluTermoli2015TERMOLI – L’incontro in Municipio per la consegna delle bandiere blu ai balneatori da parte del sindaco di Termoli si è trasformato in uno scontro: tra primo cittadino e delegati degli operatori turistici e tra l’assessore provinciale al ramo Rita Colaci e lo stesso Sbrocca. E’ stata una mattinata movimentata quella “andata in scena” oggi in sala Giunta del Comune. I gestori degli stabilimenti balneari, in protesta nei confronti dell’amministrazione comunale, hanno disertato l’evento che rappresenta una sorta di tradizione consolidata da diversi anni e replicato a “muso duro” alle rimostranze del sindaco Angelo Sbrocca che ha poco gradito la contestazione.
Luigi Venditti de “La Lampara” e Alessandro Salerno de “Il Tricheco”, delegati dai circa 35 balneari della città, si sono presentati all’appuntamento in Comune affrontando il primo cittadino e l’assessore Florio con un documento in mano, condiviso da tutta la categoria nel quale contestano l’esecutivo su Tari, viabilità, illuminazione sul lungomare nord, tacciando la Giunta di non essere al fianco degli operatori turistici.

Oggi intenzionalmente i balneari sono assenti per manifestare il proprio disappunto nei confronti di una amministrazione di una città che si reputa a vocazione turistica ma che non si pone a fianco della categoria. Tra le principali motivazioni di questa assenza, si annoverano la questione delle cartelle Tari, la viabilità, l’illuminazione e sistemazione del lungomare nonchè la pulizia dell’arenile”.

Angelo Sbrocca, dal canto suo, ha replicato per le rime: “Anche se ritengo che questa vostra scelta sia strumentale e riguardi problematiche di altra natura mentre l’evento di oggi è una manifestazione che porta gioia alla nostra città perché il vessillo della bandiera Blu è di tutti i cittadini e non ad uso esclusivo dei balneatori. Termoli ha meritato questo riconoscimento grazie ai cittadini e anche grazie a voi operatori turistici. Non è la sede adatta per la vostra protesta, anche perché abbiamo avuto modo più volte di affrontare le stesse questioni che voi oggi portate qui”. Sulla TARI ha risposto di aver già avuto diversi colloqui con i balneatori a riguardo e allo stesso modo per quanto concerne il tema della viabilità e del doppio senso sul lungomare nord “per il quale anche voi balneatori avete dimostrato più volte di non avere un’idea comune a riguardo perché qualcuno lo vuole, altri no dato che si perderebbero dei parcheggi. Tra l’altro al momento è proprio impossibile ripristinare il doppio senso perché il lungomare in un tratto presenta una restrizione che non consente di rispettare i limiti previsti dal codice della strada”.

Durante il botta e risposta tra Sbrocca ed i due delegati balneari, è arrivata anche l’assessore provinciale al ramo Rita Colaci accompagnata da Agostino De Fenza la quale, dopo qualche minuto, ha preso la parola a nome dell’amministrazione di “Palazzo Magno” dando man forte ai balneari  “Sono di Termoli e conosco bene questa realtà – ha detto – e ho raccolto proteste sul lungomare nord che considero un obbrobrio. L’ho dico oggi e l’ho detto con la precedente amministrazione, non è una questione politica. Restringere la carreggiata per fare una pista ciclabile creando il caos è stata una scelta sbagliata ed oggi lo ribadisco”. La Colaci ha poi sottolineato di non essere mai stata invitata dall’amministrazione comunale a incontri sul turismo pur avendo la delega al ramo. “Non si sta facendo nulla per il turismo – ha concluso -, questa è la verità”.

A prendere parte alla manifestazione l’assessore all’Ambiente Filomena Florio, l’assessore alle Attività Produttive Vincenzo Ferrazzano, i rappresentanti delle associazioni Op San Basso e Federcoopesca Molise, l’Ufficio Demanio della Regione Molise, la Capitaneria di Porto di Termoli con il comandante Cillo, l’Università degli Studi del Molise con il prof. Luigi Mastronardi , l’A.g.c.i. pesca con Agostino de Fenza.

L’assessore Florio ha riportato i numeri del materiale spiaggiato raccolto e smaltito dalla Teramo Ambiente. Nell’anno 2015: 1.289.850.000 chili, anno 2014: 578.900 chili, anno 2013: 190.190.000 chili, anno 2012: 75.000 chili, anno 2011: 71.160 chili. 

“Sembra che l’80% del materiale spiaggiato – ha detto ancora Sbrocca – non proviene dal mare ma dal terreno retrostante attraverso i fiumi e i corsi d’acqua. Se questo dato dovesse avere conferma, allora, è mia intenzione chiedere alla Regione che la pulizia degli arenili debba essere addebitata in parte anche alla Regione perché per noi lo smaltimento di queste enormi quantità di rifiuti comporta un esborso notevole”.

Venditti, invece, ha sottolineato una problematica di questi giorni: la pulizia solo superficiale delle spiagge libere che determina un’apparente sicurezza per le famiglie con bimbi. “L’arenile libero non è stato pulito in profondità e ciò rappresenta un pericolo soprattutto per i bambini che possono farsi male. Su questo abbiamo ricevuto proteste”. 

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