LARINO – È di poche ore fa la notizia della presentazione da parte dell’assessore Facciolla dell’ennesima proposta di legge, la n. 214, per il riordino della bonifica e della irrigazione, collegata alla manovra di bilancio regionale 2018-2020, dopo il fragoroso naufragio della precedente proposta n. 117 sullo stesso tema, di fatto bloccata dalla mozione approvata dal Consiglio regionale il 21/11/2017. Anche con la nuova proposta di legge n. 214 vengono però nuovamente presi in giro i poveri consorziati, con un testo normativo che prevede di fatto solo la soppressione dei due Enti di bonifica di Larino e di Termoli, che conferirebbero al nascente Consorzio di bonifica del Basso Molise i debiti, più che il patrimonio, senza quindi affrontare i nodi critici che hanno determinato il tracollo della bonifica e della irrigazione nel Basso Molise: gli elevati costi della risorsa idrica e gli elevanti costi energetici per il pompaggio delle acque; se queste sono le premesse, è lecito chiedere quanto tempo potrà sopravvivere il nuovo Consorzio, in assenza di previsioni normative che lo possano mettere in condizione di operare bene. 
Affermato questo, è evidente che il prossimo passo, che probabilmente sarà compiuto dagli stessi commissari, che si troveranno ad avere campo libero con l’azzeramento dell’ultimo baluardo di democrazia rappresentato dai Consigli dei Delegati, sarà quello di richiedere ai consorziati il pagamento dei debiti accumulati dai Consorzi principalmente per i mancati trasferimenti regionali ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 42. Il testo normativo è, quindi, ancora fortemente carente in termini di stanziamenti regionali a sostegno dei Consorzi di Bonifica, in difformità con il disposto della ricordata mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale in data 21/11/2017, in particolare al punto in cui si impegnava il Presidente della Giunta Regionale a “programmare una nuova legge regionale che preveda anche il finanziamento alle attività o alla capacità di sostenere mutui autorizzati finalizzati al risanamento, con oneri per capitale ed interessi a carico della stessa regione.”
DOMENICO ZEOLI Segretario Movimento Agricolo Molisano
            
		











