Oggetto dei controlli sono stati i punti di sbarco nei porti di giurisdizione, la grande e la piccola distribuzione, pescherecci e pescatori sportivi. in particolare, molti dei controlli sono avvenuti alla presenza di un osservatore accreditato dall’unione europea, un ispettore spagnolo dell’iccat (l’istituzione che a livello internazionale si occupa della tutela del tonno rosso), che ha accompagnato un apposito team della direzione marittima di pescara – del quale fa parte anche personale in servizio presso la capitaneria di porto di termoli – nel corso di diverse ispezioni condotte nei porti e presso i maggiori grossisti delle regioni interessate.
Le verifiche su questa materia sono assai scrupolose ed incisive: si pensi che il tonno rosso deve essere sbarcato solo in porti autorizzati e svolgendo preliminarmente complesse formalita’. Ogni esemplare sbarcato deve essere rigorosamente pesato, rispettare una taglia minima, e poi essere commercializzato mediante un’apposita documentazione che segue sempre il prodotto fino alla vendita al dettaglio (da rilevare, comunque, che la maggior parte del tonno rosso italiano viene esportato in giappone). Soddisfacente il bilancio dei controlli, che non ha rilevato particolari problematiche nell’ambito di giurisdizione.