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ROMA _ Sono state confermate, dalla Cassazione, le condanne a 5 anni di reclusione per i progettisti e i costruttori della scuola ‘Iovinè crollata nel terremoto del 31 ottobre 2002 a San Giuliano di Puglia. Rimasero schiacciati dalle macerie 27 bambini e la loro maestra. In particolare la Terza sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso del progettista della sopraelevazione della scuola Giuseppe La Serra, del direttore dell’Ufficio tecnico del Comune Mario Marinaro, di Giovanni Martino e Carmine Abiuso gli imprenditori edili.

I Supremi giudici hanno, invece, annullato senza rinvio le condanne alla pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Durante il sisma a crollare era stata la sopraelevazione dell’edificio scolastico costruita in un secondo momento. In precedenza la Cassazione aveva annullato le condanne d’appello emesse dai giudici di Campobasso e c’era stato un nuovo processo davanti alla Corte d’Appello di Salerno, conclusosi il 6 novembre del 2010. L’appello bis si concluse, su indicazione della Suprema Corte, con la riduzione della pena per La Serra e Marinaro che in primo grado erano stati condannati a 6 anni e 10 mesi dal Tribunale di Larino il 13 luglio del 2007. Per Martino e Abiuso è sempre rimasta invariata la condanna a 5 anni.

La Cassazione ha convalidato 4 condanne inflitte in appello in relazione al crollo della scuola ‘Iovinè di San Giuliano di Puglia in cui morirono 27 bambini e una maestra in seguito al terremoto del 2002. In particolare la terza sezione penale, respingendo i 4 ricorsi, ha convalidato i 5 anni di reclusione a Giuseppe La Serra, progettista e direttore dei lavori; stessa pena per il responsabile della pratica per la sovraelevazione della scuola, Mario Marinaro. La stessa entità della pena è stata poi convalidata per gli imprenditori Giovanni Martino e Carmine Abiuso. Inoltre Piazza Cavour ha annullato nei confronti di tutti e 4 l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Resta così confermata nella sostanza la sentenza della Corte d’Appello di Salerno del 6 novembre 2010. In precedenza La Serra e Marinaro avevano avuto una pena più alta a 6 anni e 10 mesi. Per tutte le condanne va ricordato che 3 anni sono coperti dall’indulto.