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TERMOLI – La stagione dei referendum sociali, appena aperta con la raccolta delle firme per i quattro quesiti sulla scuola, sull’estrazione degli idrocarburi e sui nuovi inceneritori, rappresenta una straordinaria occasione per ricostruire quella coesione e comunanza di sentire che la crisi in questi anni ha polverizzato, isolando i cittadini e portando ognuno di noi a rinchiudersi in una solitudine senza voce.
Già con il referendum del 17 aprile, sia pure inefficace sul piano dei risultati concreti, i movimenti e le associazioni avevano cominciato a restituire la parola ai territori: ora le migliaia di banchetti che in tutta Italia dal nove aprile hanno coperto le piazze e le strade costituiscono davvero una opportunità preziosa di incontro e di dialogo. E poiché si parla anche di acqua pubblica, con la petizione popolare, e di lavoro, con le firme contro il Jobs Act, si può davvero dire che questa stagione interroga tutti gli aspetti della nostra condizione di cittadini.
Questo fermento di democrazia diretta culminerà in ottobre con il referendum costituzionale confermativo: che rappresenta probabilmente il punto più alto dell’impegno civico, poiché va a toccare l’essenza stessa dei meccanismi che siamo abituati a considerare punti fermi della nostra vita sociale. Sono in discussione infatti le strutture portanti della Costituzione nata dalla Resistenza, di cui si è appena celebrato in tutto il paese il glorioso epilogo.
Per questo consideriamo fondamentale cominciare subito a lavorare per fermare lo svuotamento della Carta Costituzionale che la rR@p (Rete Autorganizzata popolare) Molise.
Ancora una volta, come per l’acqua pubblica, occorre costruire dal basso coscienza e sensibilità, attraverso il contatto diretto e il dialogo continuo con il territorio.
Invitiamo quindi tutte le associazioni e i movimenti che in questi anni hanno condiviso le nostre iniziative, specie nel Basso Molise e ultimamente per il referendum contro le trivellazioni in mare, ad aderire al comitato, in modo da poter operare congiuntamente garantendo informazione e chiarezza su un tema complesso ma cruciale.
Comitato per il NO al Referendum Costituzionale