Giuseppe De Lena, ex consigliere comunale di Termoli

TERMOLI – “Signor Sindaco, purtroppo, come spesso (!) le accade da quando ricopre questo incarico, lei non risponde mai alle domande che le fanno, ma svia con altri argomenti che nulla hanno a che fare con ciò che le si chiede. E questo è successo anche nel mio caso.

In altri termini chiedo ceci e lei mi dà fagioli o addirittura cicerchie.

Non solo!  Anziché  dare risposte alle mie domande, lei cita nel suo intervento per ben tre volte il Sindaco Sbrocca che lei probabilmente soffre molto,  ma che nulla c’entra con le domande puntuali che le avevo posto.

Io le avevo chiesto perché nelle elezioni del Consorzio industriale sta svendendo la nostra amata Termoli e per quale recondito ma ingiustificabile motivo deve nominare Presidente il Sindaco di Petacciato e non un rappresentante (magari giovane) della nostra città.

A questa chiara domanda non ha risposto, probabilmente perché la vera risposta è indicibile e non può essere data pubblicamente in quanto non attiene ad un interesse della nostra amata Termoli.

Le assicuro inoltre che io non frequento nessun salotto politico e non sono avvezzo ad interessi di bottega ma, come lei sa, essendo un “costante camminatore” incontro quotidianamente tanta gente per strada, anche di centrodestra, che in questi giorni è molta attenta all’argomento consorzio industriale. Ebbene, nessuno di quelli che incontro esprime un giudizio positivo sul suo comportamento e sul fatto che il prossimo Presidente non debba essere  di Termoli. Evidentemente ciò che la fa soffrire è proprio il fatto che con Sbrocca lo fosse. Credo quindi che sul punto lei si stia incartando.

Poi quando parla dello Statuto e della modifica che si sarebbe dovuta fare (ovviamente citando per l’ennesima volta il Sindaco Sbrocca), lei mostra  palesemente e purtroppo di non conoscere la normativa che disciplina il Consorzio. Ora,io mi vedo costretto, da umile camminatore ma amante della mia città qual sono,  a parteciparle come non è il Consorzio che individua i soggetti legittimati ad entrare,  ma la vigente legge regionale n.8 del 2004.

Si entra nel COSIB non per una coptazione del Presidente, del Comitato o dell’Assemblea. Secondo  quanto previsto nello Statuto,  si deve proporre una istanza da parte di quei soggetti che vorrebbero entrare. E lei questo lo sa benissimo, visto che ha adottato questa procedura per cercare di far entrare la Provincia nel COSIB.

Se poi voleva  modificare la richiamata legge regionale per far entrare nel Consorzio altri soggetti, ha avuto tutto il tempo per farlo,  ma non l’ha fatto!!! Chiami il suo amico Toma (a proposito, lo è ancora?) e glielo chieda, ma non attribuisca ad altri la responsabilità di questa sua evidente mancanza.

Poi lei mi parla di Ururi (forse piccato,  perché il Sindaco di questo piccolo Comune l’ha clamorosamente gabbata) asserendo che è un comune che non ha territorio nel Consorzio ed ha ragione: allora perché non mi parla dei comuni di Petacciato e San Giacomo degli Schiavoni? Che pure non hanno nessun lembo del proprio territorio nel Consorzio,  ma con il suo beneplacito entreranno nel comitato direttivo addirittura come Presidente e Vice-Presidente,  ove quest’ultima carica non venga data a Campomarino.

Se poi lei mi dice che i comuni senza territorio nel Consorzio ne debbono uscire,  io potrei essere anche d’accordo, ma lo stesso ragionamento varrebbe anche per il Comune di Petacciato e di San Giacomo degli Schiavoni i cui Sindaci invece (non avendolo mai smentito) vuole mettere uno come Presidente e l’altro nel comitato direttivo, e pure per il Comune di San Martino e per l’Azienda di soggiorno e turismo. Come vede la sua tesi è tutta strumentale e fa acqua da ogni parte. Non è stato  (come lei dice) il Sindaco Sbrocca ad escludere i tanti imprenditori,  ma la Regione del suo amico Toma che non ha modificato la legge regionale!!!!

Se poi il Sindaco Sbrocca occupasse illegittimamente la carica di Presidente, io non so. Sicuramente so che era ed è di Termoli ed ha rappresentato la nostra città in posizione apicale nel Consorzio Industriale e che erano anni che non ciò non succedeva. Poi se lui fosse stato incompatibile allora, ora lo sarebbero, come giustamente ha detto la Prof.ssa Chimisso in un suo intervento sulla stampa, la totalità di coloro che lei vorrebbe nominare,  compreso il rappresentante di Termoli,  se è membro del Consiglio comunale, e con lui  i vari rappresentanti di Petacciato, Campomarino, Guglionesi e di San Giacomo, se siedono nei rispettivi consigli comunali, in quanto fanno parte tutti dell’Unione dei Comuni. Ed anche questa sua tesi è strumentale, perché invoca presunte incompatibilità per gli altri, per poi escluderle per i suoi amici.

Purtroppo,  Caro Sindaco, la verità è che ora Termoli politicamente non conta più nulla in Regione. Lo vediamo in tutti i settori e l’assenza di credibilità è misurabile dai mancati interventi dell’Ente Regionale a favore della nostra città:

  1. Abbiamo un ospedale che ormai è in tacita dismissione (reparti che chiudono, scarsità o addirittura assenza di personale, personale medico e non medico che è andato in pensione e talvolta anticipatamente ecc. ecc,). Si parla fra gli addetti ai lavori di prossima chiusura e lei non sta facendo nulla per evitarlo. Eppure in campagna elettorale aveva detto che sarebbe andato a sfondare con i piedi le porte della Regione Molise (da quel che mi risulta, mi consenta una battuta, le porte sono tutte integre);
  2. Non vi è un’opera infrastrutturale di una certa importanza che è stata programmata dalla Regione per la nostra città;
  3. I servizi di trasporto regionali da e per Termoli sono insufficienti e non vi è in programma nessuna implementazione,  ma addirittura un decremento, in barba all’emergenza COVID;
  4. Il nostro porto è in aperto abbandono senza manutenzione e senza servizi e ciò è all’occhio di tutti e purtroppo anche dei turisti;
  5. La sciagurata ipotesi della ZES con la Puglia non decolla minimamente;
  6. Vi è totale assenza di una politica industriale non solo per Termoli ma per l’intero Basso Molise.
    Mi fermo qui.

Da ultimo, in questo clamoroso disastro lei abdica pure al Consorzio industriale? E no, signor Sindaco, questa è troppo grossa! E se avalla questa sciagurata ipotesi, sta dimostrando lei di non saper amministrare e di non essere adeguato al ruolo che i cittadini di Termoli le hanno attribuito.

Mostri buon senso politico ed attaccamento alla sua città: cambi idea e non si lasci muovere da logiche diverse da quelle che devono vedere in primis l’interesse di Termoli. E le assicuro che nominare un comitato così e un Presidente di un paese che non ha un lembo di terreno nel Consorzio industriale non è negli interessi della nostra città e dei Termolesi. Lei sta tradendo il suo mandato elettorale e tutti i suoi concittadini!

Peppino De Lena

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