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CAMPOMARINO _ Noi dell’opposizione al Comune di Campomarino continuiamo a chiederci a che gioco gioca Vito D’Aprile che, eletto in una lista di opposizione, invece di appoggiare il nostro ricorso per l’annullamento delle elezioni, non solo non lo fa ma continua a mantenere la maggioranza di Cammilleri e continuiamo chiederci con i nostri concittadini, per quale motivo il Sindaco e la sua maggioranza vogliano mantenere in carica un consigliere dichiarato, decaduto dal Tribunale di Larino, nel lontano 25 agosto scorso.

Cosicchè ci tocca assistere anche alle insofferenze di Cammilleri che è stanco di leggere sulla stampa gli attacchi alla sua persona e alla sua maggioranza per non aver dato seguito alla sostituzione del consigliere decaduto.

E, in un suo comunicato, scomodando Prefetto (che avrebbe detto: ”Vai avanti così”), Leggi, avvocati, egli continua a dimostrare di non saper leggere la legge, ma nemmeno copiare, per il beneficio di quanti dovrebbero giudicare la sua condotta, la lettera della stessa legge richiamata che, secondo lui, lo metterebbe al riparo della gravissima omissione in cui ancora continua a naufragare.

Egli, nel comunicato stampa, mistifica, giacché vorrebbe far credere che la legge 570/1960 dice testualmente: ”.. che l’esecuzione della sentenza resta sospesa in attesa di ricorsi in appello”. Niente di più falso. All’art. 82 della Legge richiamata- che tutti possono andare a leggere- vi si dice che la sentenza resta sospesa “in pendenza di ricorso in appello”.

Se poi il dott. Cammilleri che scomoda Prefetto, Avvocati e Leggi (a sproposito)non è in grado di percepire la differenza che passa tra l’attesa del ricorso (quando mai una legge può prevedere l’attesa di un evento che può anche non avverarsi!) e la “pendenza” di un ricorso, sono affari suoi.

La sentenza, ovviamente, si intende sospesa in presenza (pendenza) di un ricorso già depositato. Altra sciocchezza: non è vero che D’Aprile che essendo contumace in 1° grado, non ha acquistato nemmeno la veste di “parte” e “controinteressato”, ha di tempo per fare l’Appello fino al 23 aprile, come sostiene Cammilleri rubando il mestiere agli avvocati.

E comunque vogliamo dare un consiglio al Sindaco Cammilleri. Risparmi le sue energie e, a questo punto, si
cerchi un buon penalista (ma non a spese del Comune come vorrebbe fare con i controricorsi al TAR) per rispondere sui fatti da me puntualmente esposti con denunzia querela alla Procura di Larino, giacché le sue difese d’ufficio non sono assicurate, a questo punto, da quella maggioranza consiliare che, non avendo proceduto alla sostituzione del consigliere decaduto, dovrà spiegare anch’essa le ragioni in un’Aula dove non contano le maggioranze.

Spieghino il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale perché non hanno portato in Aula la mia denunzia amministrativa, così come prescrive la legge, affinché i consiglieri potessero avere maggiori lumi. E questa gravissima omissione, dopo che essi avevano ricevuto una diffida mia e dell’avvocato, a procedere al loro dovere d’ufficio.

E il buon Cammilleri, per non annoiarsi o innervosirsi, si prepari a difendersi nell’Aula del Tribunale
Amministrativo (ma non a spese dei contribuenti) da tutti i Motivi di illegittimità puntualmente dedotti dal nostro ottimo legale in ordine ad un’elezione tutta da verificare.

                                                                                                  Antonio Saburro