
La parlamentare spiega perché: “non è pensabile che uno o più parlamentari eletti dal popolo sovrano non possano partecipare alla scelta del proprio Presidente della Repubblica, soprattutto in un momento come questo, la particolarità del momento, appunto, avrebbe richiesto, per rispondere a un’esigenza di cambiamento – dice l’onorevole Venittelli – un nome sì condiviso dal più ampio consenso parlamentare ma, e soprattutto, un nome che parli al paese un linguaggio nuovo, il linguaggio del cambiamento tanto ” usato dal Segretario Bersani ” ma di fatto affogato nelle logiche di condivisione con il solo PDL, lasciando fuori una parte importante del Partito e, soprattutto , la Base del PD.
A questo punto – termina l’onorevole – il Segretario Bersani, mi auguro, prenda atto di questa battuta d’arresto che, in maniera assai infelice ha coinvolto Marini, per trovare una soluzione condivisa”.