Sabrina Lallitto: “Casacalenda ha già fatto abbastanza sacrifici, ora è tempo di un’azione comune tra i Comuni per affrontare la crisi”.
CASACALENDA – L’emergenza idrica continua a colpire duramente la regione del Molise, con 46 comuni della provincia di Campobasso che hanno ricevuto la richiesta di chiudere il flusso idrico durante le ore notturne. L’obiettivo è razionalizzare il servizio e garantire che nessuno rimanga senza acqua in questo difficile momento. La sindaca di Casacalenda, Sabrina Lallitto, ha espresso il suo disappunto per le misure che il suo Comune è costretto a continuare ad adottare.
Casacalenda ha già implementato chiusure notturne del servizio idrico dall’agosto 2023 e, durante l’estate appena trascorsa, ha esteso la chiusura anche alle ore pomeridiane. “I cittadini hanno dimostrato grande spirito di sacrificio”, ha affermato la sindaca Lallitto. Ora, la situazione non sembra migliorare e l’apporto idrico rimane insufficiente per soddisfare le esigenze della comunità locale. Per questo motivo, il comune è obbligato a riprendere la chiusura pomeridiana dalle 14 alle 18, una decisione che Lallitto non esita a definire ingiusta.
“Ora l’apporto idrico è di nuovo troppo poco per le esigenze della nostra comunità e siamo costretti a chiudere nuovamente il pomeriggio dalle 14 alle 18: onestamente non mi sembra corretto”, ha dichiarato la sindaca, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra tutti i comuni della regione.
Nel pomeriggio, si terrà una riunione del Comitato d’ambito EGAM, durante la quale Lallitto intende portare avanti con determinazione la sua richiesta di una collaborazione più stretta tra i comuni per affrontare la crisi idrica. “Casacalenda ha già fatto quanto poteva in termini di sacrifici per lungo tempo. Ora basta”, ha concluso, ribadendo l’importanza di una gestione condivisa delle risorse idriche.
Nonostante le difficoltà, la sindaca rassicura i cittadini sulla sicurezza delle scuole dal punto di vista igienico. Durante l’estate, infatti, sono stati installati serbatoi dedicati all’interno del plesso scolastico, garantendo così un approvvigionamento idrico sicuro per gli studenti.
La situazione rimane critica, e l’intervento del Comitato d’ambito EGAM sarà cruciale per definire le prossime mosse nella gestione della crisi idrica in Molise. La speranza è che, attraverso una maggiore cooperazione tra i comuni, si possa giungere a soluzioni più eque e sostenibili per tutte le comunità coinvolte.