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L’impresa replica all’articolo pubblicato da myNews a firma di Ciro Stoico e Andrea Salome, inerente il mancato pagamento del debito verso un’altra ditta, sottolineando che la questione è già risolta essendo una problematica interna. Non ha spiegato o chiarito nulla, però, degli atti arrivati all’attenzione del Comune di Termoli che interessano non solo l’amministrazione ma anche i cittadini. Averne parlato, però, è motivo di disonore se non altro.
Questa la nota dell’azienda: “De Francesco Costruzioni S.a.s. è ditta di tutta onorabilità ed affidabilità, tanto ne è testimonianza le grandi opere pubbliche effettuate e che si stanno realizzando in questo momento in giro tra il Molise, l’Abruzzo ed il Lazio, interventi tutti che hanno incontrato il consenso ed il plauso di numerose amministrazioni pubbliche e di comunità locali, ultimi tra questi per citarne alcuni: l’intervento realizzato a Termoli su Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto e Corso Nazionale e ancor prima, il parcheggio multipiano in Via Ugo Foscolo a Vasto (CH), il Complesso Polifunzionale di Atessa (CH), il parcheggio interrano al centro di Formia (LT), nonché il grande Centro Commerciale “Forlanini” di Chieti in corso di realizzazione. Per cui, non stiamo parlando di un’impresa edile di paese, ma di una Società con una storia ed una tradizione familiare importante alle spalle, con la voglia di crescere ed affermarsi a suon di attestati di affidabilità e professionalità senza soluzioni di continuità. Pertanto, non è permesso a nessuno offendere o diffamare il buono nome della De Francesco Costruzioni S.a.s. con interventi mediatici strumentali e di discutibile serietà ed onesta intellettuale. Le vicende a cui si fa riferimento circa il mancato pagamento di obbligazioni contrattuali interni all’azienda non sono certo riconducibili a carenze di liquidità economica, ma a questioni legate ad un contenzioso giudiziario, tra l’altro già risolte in favore dell’azienda, che non crediamo possano interessare nè i lettori nè gli stessi assertori di notizie false e diffamatorie”.