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CAMPOBASSO _ I giovani dirigenti e militanti della Federazione Giovanile Comunisti Italiani del Molise esprimono pubblicamente il profondo disagio e dissenso rispetto la linea espressa dal Partito dei Comunisti Italiani. Come hanno già fatto nei giorni scorsi 21 dirigenti di SEL Molise avvertiamo l’esigenza di rendere pubblico il profondo disagio e il nostro dissenso rispetto alla linea espressa dal nostro partito di appoggio al candidato Petraroia,per molti motivi.,a partire da quello affermato da Montesano che in Molise c’è bisogno di sinistra. Sempre nel documento dato alle stampe si afferma che il dissesto delle finanze, della sanità e dei conti della nostra regione è il frutto avvelenato di dieci anni di sistema Iorio. Si continua a tacere,contrariamente a quanto ha fatto il PRC,sul fatto che in Molise esiste al momento un’emergenza ambientale che produce frutti davvero avvelenati,di cui quotidianamente ci nutriamo,con il conseguente aumento di tumori e leucemie,e che ciò è la conseguenza di politiche che consentono la penetrazione massiccia della criminalità organizzata,sia in Basso Molise che in Alto Molise.

Troviamo contraddittorio che un partito,sfavorevole alle primarie, si converta questa volta alle primarie e ne accetti le regole di lealtà al candidato vincente,dopo aver votato contro l’ammissibilità di un candidato,sostenuto dal maggior partito di opposizione e quindi presumibile vincente, sulla base delle regole che il tavolo stesso aveva stabilito e quando questa decisione,presa a maggioranza, ha comportato la fuoriuscita dal tavolo del PRC e del Movimento di Partecipazione Democratica del Senatore Giuseppe Astore.

Troviamo non comprensibile che il PdCI scelga di appoggiare un candidato che è iscritto al PD,ma non sostenuto dal PD. Questa candidatura,indicata da SEL –Natalini,-ci è apparsa quanto mai inopportuna e tendente a spaccare il fronte della sinistra,visto che alle primarie un esponente del centrosinistra esisteva già e intendiamo riferirci a Nicola D’Ascanio,non sostenuto dal PD come del resto Petraroia, ex Presidente della Provincia con il quale il PdCI i ha amministrato la Provincia di Campobasso fino alla fine del mandato,affiancandogli un assessore, sostenendolo nella sua azione di governo provinciale e rinnovandogli la fiducia anche quando il PD, nella persona dell’allora segretaria Regionale,Annamaria Macchiarola,tentava di sfiduciarlo.Il PdCI lo ha sostenuto anche in tutte le battaglie che ha fatto contro le politiche regionali,contro la Gestione del Cosib di Termoli ,contro le politiche scolastiche del Consiglio regionale,votate dai consiglieri del PD ,come del resto il nuovo Statuto Regionale. Troviamo quanto mai contradditorio il pretesto dell’unità con l’Italia dei Valori, unità alla quale il PdCI è rimasto sordo quando Di Pietro ha rifiutato,oltre alle primarie,la candidatura Fanelli,ritenendola e valutandola come espressione del terzo polo.

Poichè non ci sono state primarie la spaccatura allora è avvenuta sul significato politico della candidata e Di Pietro esprimeva una posizione più a sinistra della candidata proposta. Adesso muove accuse di tradimento e si riferisce al fatto che qualcuno ha abbandonato il suo partito,ma il PdCI sa bene,per aver amministrato con D’Ascanio per cinque anni la Provincia,che non si sta parlando di Scilipoti, che comunque era nel Partito di Di Pietro. Non si addice ad un partito comunista assecondare atteggiamenti impolitici,che riecheggiano nel metodo l’editto bulgaro di Berlusconi.

E’ molto bello che il PdCI non si lasci coinvolgere in beghe personali,ma quando le variazioni di campo e di linea sono troppo ardite e repentine e politicamente non ben motivate,non possiamo fare a meno di ricordare che il PdCI ha avallato la linea perdente delle recenti provinciali,ha avallato una candidata che lo stesso PdCI aveva poco prima rifiutata,e che,oltre alle beghe personali esistono anche quelle tra Partiti e gli opportunismi dei Partiti che scelgono le alleanze in base alle proprie convenienze e non agli interessi dei cittadini. Lo dicono anche molte donne del PdCI insieme alle tante donne del centro sinistra e oltre,riunite a Siena pochi giorni fa,come rete di “ Se Non Ora Quando”.

Giuseppe Bianchi segreteria regionale Partito dei Comunisti Italiani Molise – esecutivo regionale FGCI Molise Salvatore Ruggiero, assemblea regionale FGCI Molise Maurizio Manocchio, assemblea regionale FGCI Molise Walter Di Bartolomeo, assemblea regionale FGCI Molise, Alessio Volpe assemblea regionale FGCI Molise – consulta provinciale degli studenti di Campobasso

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1 commento

  1. giovani
    forse siete troppo giovani per sapere come sono andati i fatti. prima di parlare del pd, della macchiarola e di d’ascanio, sarebbe opportuno che vi informaste anche da fonti dievrse. il vostro assessore, ora ex per fortuna, ha appoggiato d’ascanio fino all’ultimo perchè lo ha nominato assessore esterno e quindi non poteva che essergli fedele, come fido. nel suo paese nel 2009 ha candidato il segretraio cittadino – giovane anche lui – che ha preso solo 30 voti perchè il vostro ex assessore ha votato e fatto votare una lista inciucio di destra nascosta sotto una civica ma il apese è piccolo e tutti sanno. ora non avendo ne arte ne parte, con un debito esecutivo sulle testa deve fare qualcosa, per cui dice che appoggia petraroia così manocchi è contento ma aizza voi per appoggiare d’ascanio. politica dei due forni molto di destra più che di sinistra. chiedete ai vecchi della sinistra cosa ne pensano dellìex assessore e pure ai suoi compagni di viaggio della VECCHIA AMMNISTRAZIONE. ne rimarrete spiacevolmente colpiti. e comunque così non si vince.